Imu, appello di Ascom Padova al Consiglio comunale

Imu, appello di Ascom Padova al Consiglio comunale

Il presidente Zilio invita i consiglieri a dire no all'aumento dell'imposta per i negozi di vicinato: "prendetevi le vostre responsabilità, aiutate le imprese a sopravvivere".

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26 ottobre 2012

"Al di là degli schieramenti chiediamo ai consiglieri comunali di prendersi le proprie responsabilità e di votare contro l'aumento dell'Imu sugli immobili dei negozi di vicinato, dei ristoranti e pubblici esercizi e dei capannoni. Una città come Bergamo ha ridotto l'aliquota al 7,6 per mille, Padova deve fare altrettanto". Fernando Zilio, presidente dell'Ascom Confcommercio, all'indomani della delibera di giunta che punta ad aumentare l'imposta sugli immobili, è un fiume in piena. "In associazione - comunica il presidente - arrivano notizie di imprese che non riusciranno a pagare gli stipendi di ottobre e dall'amministrazione comunale, al posto non dico di sostegni ma almeno di comprensione per le difficoltà del momento, ci arriva una pugnalata alla schiena". Il raffronto con Bergamo, in questo senso, è impietoso: lì la riduzione dal 10,6 al 7,6 per mille dell'aliquota Imu per i negozi di vicinato (con superficie inferiore ai 250 mq), i ristoranti e i pubblici esercizi (sotto i 100 metri quadrati) e le attività artigianali di proprietà, qui un aumento generalizzato al 10,02 che salva solo le prime case. "Quello che non è sopportabile - continua il presidente dell'Ascom - è che scelte politiche precise vengano vendute come scelte tecniche. Mi chiedo: quali sarebbero i servizi che dovrebbero essere tagliati senza l'introito dell'Imu dei commercianti? Forse i vigili per i quali si prospetta l'abbandono dei quartieri?" C'è poi un riferimento storico che Zilio chiama in aiuto alla sua tesi: "quando si parla di esempi lungimiranti, si fa spesso riferimento all'avvedutezza dei friulani che, colpiti dal terremoto, decisero che i primi interventi avrebbero dovuto riguardare la rimessa in piedi delle aziende e solo in un momento successivo delle abitazioni. Un po' quello che è avvenuto, più recentemente, anche nel distretto dell'elettromedicale dell'Emilia colpita dal sisma di maggio e giugno. Per fortuna noi non dobbiamo fare i conti col dramma fisico del terremoto, ma ciò che stanno affrontando le imprese è un terremoto di tipo economico che rischia di metterle al tappeto. Per queste imprese la mazzata dell'Imu decisa dalla giunta municipale, se approvata dal consiglio, avrebbe l'effetto dell'iniezione letale somministrata al condannato a morte nelle carceri americane".
Insomma, più che un appello, un grido disperato. "Ai consiglieri comunali di Padova - conclude Zilio - chiediamo di aiutare le imprese a sopravvivere facendosi carico di un problema che a metà dicembre, scadenza della seconda rata dell'Imu, sarà delle imprese, ma in contemporanea lo sarà per le migliaia di dipendenti che lavorano in quelle imprese e, a caduta, per le migliaia di famiglie che, dal commercio e dal terziario più in generale, ricavano il proprio reddito. E' sensato mettere a repentaglio tutto questo, mentre imperversa la contraffazione e gli ingrossi China operano nella più assoluta illegalità, per far quadrare un bilancio comunale che sicuramente potrebbe trovare giovamento da qualche taglio di spese superflue?".


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