Iniziato l'iter della manovra, approdo in Aula il 5 settembre

Iniziato l'iter della manovra, approdo in Aula il 5 settembre

La Commissione Bilancio del Senato ha avviato l'esame, fissando al 29 il termine per la presentazione degli emendamenti. I nodi restano quelli delle pensioni e dell'Iva. Dubbi dei tecnici di Palazzo Madama su contributo di solidarietà e Robin Tax.

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23 agosto 2011

Parte in salita l'iter parlamentare della manovra aggiuntiva da 45,5 miliardi di euro. La commissione Bilancio ha avviato l'esame del testo, che andrà avanti per un paio di settimane, e fissato per domani il primo giro di audizioni con parti sociali, enti locali ed Istat, Bankitalia, Corte dei Conti e Cnel. La tabella di marcia prevede l'approdo in Aula il 5 settembre e per questo sarà necessario lavorare a ritmo serrato. "Dobbiamo coniugare l'esigenza di tempestività e la necessità di studiare a fondo il provvedimento", ha avvertito il relatore Antonio Azzollini (Pdl). Dopo la raffica di indiscrezioni dei giorni scorsi, ora si fa sul serio: la maggioranza dovrà faticare per trovare l'intesa sulle modifiche da apportare alla caccia di risorse fresche. Un primo segnale è giunto ieri quando il Pdl ha deciso di presentare in solitaria i suoi emendamenti (altrettanto farà la Lega). Il sottosegretario Paolo Bonaiuti ha fissato i paletti sottolineando che "bisogna rispettare i tempi rapidi di approvazione e i saldi che non possono essere toccati". Mentre il presidente del Senato Renato Schifani ha auspicato un confronto "costruttivo, ampio e sereno nell'interesse del Paese". Nel frattempo, però, alcuni nodi del decreto vengono al pettine. Le norme sulla retroattività del contributo di solidarietà e sull'estensione della Robin Tax non hanno passato il vaglio dei tecnici di Palazzo Madama. "Siamo coscienti del problema", aha ammesso Azzollini. Il pacchetto delle modifiche del Pdl (il termine per la presentazione scade lunedì prossimo) dovrebbe contenere un ritocco dello 0,5-1% dell'Iva per cancellare il contributo di solidarietà del 5-10%, la vendita del patrimonio immobiliare dello Stato, una stretta su Tfr e tredicesime. Dopo il no ribadito dal capogruppo leghista Federico Bricolo, resta in sospeso l'intervento sulle pensioni di anzianità con l'anticipo al 2012 di quota 97 (62 anni dietà e 35 di contributi). E l'aumento a 65 anni per le lavoratrici del settore privato. Il tutto sarà deciso oggi nel vertice tra il segretario Angelino Alfano e i capigruppo di Camera e Senato da cui dovrebbe uscire l'intesa da sottoporre al Carroccio. Alfano cerca la sponda con l'ala maroniana. Ma intanto deve fare i conti con i frondisti del suo
partito decisi a ribaltare la manovra di Giulio Tremonti. Alla vigilia, però, il sottosegretario Guido
Crosetto rassicura: "non possiamo mettere a rischio il governo". Intanto oggi alle 12.30 il Partito democratico illustrerà alle parti sociali le proprie proposte alternative alla manovra del governo, proposte che verranno poi definite in emendamenti al decreto entro la scadenza prevista.


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