L'Istat "taglia" il Pil del quarto trimestre 2016

L'Istat "taglia" il Pil del quarto trimestre 2016

Nella stima preliminare del 14 febbraio, le statistiche indicavano un identico aumento congiunturale dello 0,2% ma una crescita tendenziale maggiore, pari all'1,1%.

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3 marzo 2017

Nel quarto trimestre del 2016 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,0% rispetto al quarto trimestre del 2015. Lo rende noto l'Istat precisando che nella stima preliminare del 14 febbraio, le statistiche indicavano un identico aumento congiunturale dello 0,2% ma una crescita tendenziale maggiore, pari all'1,1%. La variazione congiunturale segna un rallentamento rispetto al +0,3% del secondo trimestre. Il quarto trimestre del 2016, sottolinea l'Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al quarto trimestre del 2015. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna sono aumentati, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dell'1,3% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate del 2,2% e le esportazioni dell'1,9%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito alla crescita del Pil per 0,4 punti percentuali (apporto nullo i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, 0,1 punti la spesa della Pubblica Amministrazione e 0,2 punti gli investimenti fissi lordi). La variazione delle scorte ha contribuito negativamente per 0,2 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è stato nullo. Il valore aggiunto è cresciuto dello 0,8% nell'industria, ha segnato una variazione nulla nei servizi ed è diminuito del 3,7% nell'agricoltura.

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