L'intervento del presidente dell'Ascom Pordenone

L'intervento del presidente dell'Ascom Pordenone

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14 settembre 2009
RELAZIONE PRESIDENTE ASCOM 14/09/09

Convegno

Imprese e Famiglia: il Ricambio Generazionale

 

Relazione del presidente dell’Ascom Pordenone Alberto Marchiori

 

“Oggi per noi non è solo un giorno di Festa, in cui ricordare e premiare i nostri soci per l’onorato e lungo servizio lavorativo prestato ( a cui và un mio affettuoso abbraccio) ma è anche un momento per trattare e discutere, con l’ausilio di autorevoli partecipanti, un tema importante in particolare per il nostro territorio: “Imprese e famiglia: il ricambio generazionale”.

E’ evidente che tutte le componenti dell’Economia a partire dal Commercio, dal Turismo, dall’Artigianato al Manifatturiero in genere per non parlare dell’Agricoltura e dei Servizi sono in una fase di forte contrazione come peraltro evidenziato dall’andamento del PIL con segnomeno.

Il nostro Paese, rispetto ad altri, ha sicuramente qualche ostacolo in più per uscire da una crisi di caratura Mondiale, dovendo fare anche i conti con un debito Pubblico in continuo aumento; ciò nonostante si incomincia ad intravedere qualche timido segnale di ripresa.

Il Governo, la Regione, la Provincia ed i Comuni, ognuno per la propria parte, stanno cercando di aiutare la ripresa sbloccando lavori pubblici, autorizzando e accelerando anche le piccole manutenzioni, riservando risorse per la cassa integrazione, mettendo a disposizione fondi Comunitari e Nazionali per l’Innovazione e per la Formazione, ma non basta.

Le piccole e medie imprese che costituiscono l’ossatura del sistema economico Italiano contribuendo alla formazione del PIL con circa il 95%, devono combattere ogni giorno contro:

Il calo dei consumi

La riduzione dell’Export

Un forte ritardo nell’adeguamento delle Infrastrutture

Una burocrazia vessatoria e sempre più imperante

Un Fisco sempre più asfissiante

Non voglio soffermarmi su tutti i problemi sollevati perché meriterebbero, ognuno, una lunga trattazione e non ne abbiamo il tempo, ma vorrei brevemente affrontare solo gli ultimi due punti e cioè la burocrazia ed il fisco.

E’ del tutto evidente che i Governi guidati dal Premier Berlusconi non hanno mai trovato un clima economicamente favorevole, nonostante ciò non possiamo esimerci dall’evidenziare come la burocrazia, fatta eccezione per qualche timida riforma, abbia sempre più appesantito il Cittadino e l’Imprenditore Italiano creando un vero e proprio aggravio e peso economico che si fa tanto più sentire quanto è più piccola l’Impresa.

Di pari passo la pressione fiscale che con il precedente Governo Prodi ha avuto un aumento considerevole ( da noi più volte denunciato) con l’attuale Governo non ha trovato quelle diminuzioni che noi tutti ci attendavamo, ma anzi, con la diminuzione delle detrazioni fiscali dei costi ci si è trovati sempre più davanti a redditi virtuali sui quali però pagare imposte consistenti e reali (vedi IRAP e integrazioni IRPEF di vario livello).

Questo meccanismo quasi “perverso” accompagnato da una riduzione consistente del Credito Bancario ha di fatto messo in ginocchio l’Impresa Italiana già di per sè fragile per la sua costituzione e dimensione. E’ pertanto giusto chiedere al sistema bancario di sbloccare il Credito e aiutare l’Impresa ma è anche altrettanto doveroso chiedere allo Stato di diminuire la pressione fiscale e la burocrazia”.

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