L'Istat conferma: a luglio giù l'inflazione

L'Istat conferma: a luglio giù l'inflazione

I dati definitivi confermano le stime provvisorie: nel mese scorso l'inflazione è scesa al 2,3% dal 2,4% di giugno, con un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,1%.

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12 agosto 2004
L’Istat conferma: a luglio inflazione in discesa

L’Istat conferma: a luglio inflazione in discesa

 

A luglio l’inflazione è scesa al 2,3% dal 2,4% di giugno, con un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,1%. Lo ha comunicato l’Istat confermando con i dati definitivi le stime provvisorie.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) ha

registrato variazioni identiche all’indice per l’intera collettività (+0,1 congiunturale, +2,3 tendenziale). L’indice armonizzato, che tiene conto anche dei saldi estivi, mostra

invece una diminuzione dello 0,3% rispetto a giugno e un aumento del 2,2% rispetto al luglio 2003. Lo scorso mese gli aumenti congiunturali più significativi sono stati quelli di ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+0,7%) e abitazione,

acqua, elettricità e combustibili (+0,3%). L’unica variazione negativa è stata invece quella dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, che con un calo dello 0,4% hanno registrato

la flessione più marcata mai messa a segno nel mese di luglio negli ultimi cinque anni. Gli incrementi tendenziali più elevati sono invece stati quelli di bevande alcoliche e tabacchi

(+7%), trasporti (+3,5%) e alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (+3,2%). In calo invece il capitolo comunicazioni che conferma la sua tendenza disinflazionistica (-7,3%).

Sul dato generale dell’inflazione ha avuto un impatto sostanziale, spiegano all’Istat, l’andamento favorevole degli alimentari (basti pensare che gli ortaggi che fino a pochi mesi viaggiavano a un tasso del 10% sono scesi dello 0,4% rispetto al 2003). “A tenere su” il tasso di inflazione è stato invece il capitolo dei trasporti, nonostante il rallentamento della crescita tendenziale dal +3,9% di giugno al +3,5% di luglio. La decelerazione, spiegano ancora all’Istat, è dovuta al calo

congiunturale del prezzo della benzina (-0,2%) che però rispetto al luglio 2003 mostra ancora un aumento del 10,3%.

Confrontando i tassi tendenziali di giugno e luglio, oltre ai trasporti, rallentano anche gli alimentari (dal 2,8 al 2,3%), le bevande alcoliche e i tabacchi (dal 7,1 al 7%), i servizi

sanitari (dall’1,9 all’1,8%) e l’istruzione (dal 2 all’1,9%). Accelerano invece l’abitazione (dall’1,7 all'’1,9%),  la ricreazione (dall’1,6 al 2,3%) e gli alberghi e pubblici esercizi (dal 3 al 3,2%). Passando infine alle città capoluogo di regione, l’incremento più significativo è stato quello di

Torino (+3%), mentre a crescere meno sono stati i prezzi di Ancona (+1,5%).

 

 

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