L'Istat "conferma": ad agosto inflazione al 3,2 per cento

L'Istat "conferma": ad agosto inflazione al 3,2 per cento

Dati definitivi: aumento mensile dello 0,4 per cento. L'inflazione acquista per il 2012 sale al 3 per cento. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,1 per cento (dal 2,2 per cento di luglio).

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13 settembre 2012

Sale ad agosto l'inflazione. Secondo quanto riferisce l'Istat diffondendo i dati definitivi, l'indice
nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,2% nei confronti di agosto 2011 (era +3,1% a luglio). Il dato definitivo conferma la stima provvisoria. L'inflazione acquisita per il 2012 sale al 3,0%. L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,1% (dal 2,2% di luglio). Ad agosto, l'accelerazione dell'inflazione è dovuta all'aumento congiunturale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,3%) che determina una forteaccelerazione del loro tasso tendenziale di crescita (13,2% dal 10,5% di luglio). Il rialzo congiunturale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati è principalmente spiegato dall'aumento dei prezzi di tutti i carburanti: il prezzo della benzina aumenta del 3,6% sul mese precedente, cosicché il tasso di crescita tendenziale sale al 15,1% (in sensibile accelerazione dal 12,5% di luglio). Il prezzo del gasolio per mezzi di trasporto segna un incremento su base mensile del 4,4% e cresce su base annua del 17,5% (dal 14,2% del mese precedente). Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo si porta al 2,2% (+2,3% nel mese precedente). Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 3,9%, dal 3,8% del mese precedente, e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,3% (era +2,0% a luglio). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce di due decimi di punto rispetto al mese di luglio. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un aumento del 3,3% su quello corrispondente del 2011 (la stima preliminare era +3,5%), con una decelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto a luglio 2012 (+3,6%). L'indice Ipca a tassazione costante (Ipca-Tc) risulta invariato sul piano congiunturale e in aumento del 2,4% su quello tendenziale. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,5% su base mensile e del 3,1% su base annua.

 

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