Liguria: l'indagine completa del Centro Studi Confcommercio

Liguria: l'indagine completa del Centro Studi Confcommercio

P:04 D:10-3-2003 T:L'economia ligure

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7 marzo 2003
LOMBARDIA

LIGURIA

 

IL CONTESTO MACROECONOMICO

 

La Liguria nell’economia italiana

 

In termini di popolazione la Liguria con i suoi oltre 1,6 milioni di abitanti rappresenta solo il 2,8% della popolazione italiana.

 

INCIDENZA SULL’ITALIA 2001

 

 

LIVELLO

 

INCIDENZA SULL’ITALIA

 

ITALIA

 

LIGURIA

 

ITALIA

 

LIGURIA

 

 

 

 

 

 

 

 

POPOLAZIONE (migliaia)

57.899,6

 

1.617,8

 

100,0

 

2,8

 

 

 

 

 

 

 

 

PIL (milioni di euro)

1.216.583

 

36.735,3

 

100,0

 

3,0

 

 

 

 

 

 

 

 

CONSUMI FINALI INTERNI (milioni di euro)

956.843

 

30.813,3

 

100,0

 

3,2

 

 

 

 

 

 

 

 

  SPESA DELLE FAMIGLIE (milioni di euro)

726.704

 

24.050,0

 

100,0

 

3,3

 

 

 

 

 

 

 

 

  SPESA DELLE A. P. (milioni di euro)

230.139

 

6.763,3

 

100,0

 

2,9

 

 

 

 

 

 

 

 

INVESTIMENTI (milioni di euro)

240.961

 

5.169,2

 

100,0

 

2,1

 

 

 

 

 

 

 

 

UNITÀ DI LAVORO (Migliaia)

23.860,9

 

672,8

 

100,0

 

2,8

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT E PROMETEIA

 

Il ruolo svolto in termini di popolazione corrisponde sostanzialmente ad un analogo peso della Regione sull’economia italiana in termini di ricchezza prodotta, consumi, investimenti ed occupazione, segnalando modalità di sviluppo in linea con la media nazionale.

 

I valori pro-capite evidenziano però nella Regione un livello di benessere superiore al dato medio italiano. Il prodotto regionale risulta superiore di 8 punti alla media nazionale. Ancora più consistente il livello dei consumi per abitante, superiore di oltre il 18% alla media italiana. Maggiormente in linea con il dato nazionale risulta la spesa delle Amministrazioni pubbliche rapportata ai residenti.

 

DATI PER ABITANTE 2001

 

 

LIVELLO

(euro)

 

ITALIA=100

 

ITALIA

 

LIGURIA

 

ITALIA

 

LIGURIA

 

 

 

 

 

 

 

 

PIL

21.012

 

22.707

 

100,0

 

108,1

 

 

 

 

 

 

 

 

CONSUMI FINALI INTERNI

16.526

 

19.047

 

100,0

 

115,3

 

 

 

 

 

 

 

 

  SPESA DELLE FAMIGLIE

12.551

 

14.866

 

100,0

 

118,4

 

 

 

 

 

 

 

 

  SPESA DELLE A. P.

3.975

 

4.181

 

100,0

 

105,2

 

 

 

 

 

 

 

 

INVESTIMENTI

4.162

 

3.195

 

100,0

 

76,8

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT E PROMETEIA

 

La dimensione regionale piuttosto limitata è all’origine della bassa incidenza delle imprese attive sul totale nazionale, inferiore al 3%, anche se emerge la vocazione più nettamente

 

IL SISTEMA DELLE IMPRESE - 2002

 

ITALIA

LIGURIA

 

imprese

composizione

imprese

composizione

 

In % sull’Italia

Agricoltura

1.007.580

20,3

16.111

11,9

 

1,6

Industria

1.295.543

26,2

34.879

25,7

 

2,7

Commercio

1.384.439

28,0

41.842

30,8

 

3,0

   Comm. dett. escl .autov.;rip.beni pers."

785.927

15,9

25.418

18,7

 

3,2

Alberghi e ristoranti

235.938

4,8

10.354

7,6

 

4,4

Servizi

983.187

19,9

31.684

23,3

 

3,2

Imprese non classificate

45.366

0,9

928

0,7

 

2,0

Totale

4.952.053

100,0

135.798

100,0

 

2,7

Fonte:  Elaborazioni Centro Studi Confcommercio su dati Movimprese

 

turistica  della Regione, in quanto le imprese del commercio e degli alberghi e pubblici esercizi rappresentano poco meno del 40% del totale regionale e oltre il 7% di quello nazionale.

 

 

Le dinamiche produttive

 

In un contesto che vede dalla fine del 2001 l’economia italiana evidenziare tassi di sviluppo molto contenuti, che hanno assunto ormai quasi i toni della stagnazione, la Liguria sembra aver risentito in misura meno sensibile di questa situazione.

 

 

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI ITALIA (Prezzi Costanti)

Variazioni % sull'anno precedente

 

1996

1997

1998

1999

2000

2001

PRODOTTO INTERNO LORDO

1,1

2,0

1,8

1,7

3,1

1,8

CONSUMI FINALI INTERNI

0,9

2,5

2,5

2,3

2,5

1,6

- Spesa per consumi finali delle famiglie

0,8

3,2

3,2

2,6

2,7

1,0

- Spesa per consumi finali delle AA.PP. E ISP.

1,0

0,3

0,3

1,4

1,7

3,5

INVESTIMENTI FISSI LORDI

3,6

2,1

4,0

5,0

7,1

2,6

- Costruzioni

3,6

-2,0

-0,2

2,6

5,9

3,2

- Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e altri prodotti

3,7

5,5

7,2

6,8

8,0

2,2

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

 

PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI LIGURIA (Prezzi Costanti)

Variazioni % sull'anno precedente

 

1996

1997

1998

1999

2000

2001

PRODOTTO INTERNO LORDO

0,9

1,9

0,8

1,2

3,3

2,3

CONSUMI FINALI INTERNI

1,2

2,5

1,5

1,4

1,3

1,3

- Spesa per consumi finali delle famiglie

1,0

2,9

1,8

1,4

1,3

1,0

- Spesa per consumi finali delle AA.PP. E ISP.

2,0

0,8

0,3

1,3

1,6

5,1

INVESTIMENTI FISSI LORDI

10,5

7,2

-5,5

12,1

-6,6

-0,1

- Costruzioni

-3,9

-2,4

-0,9

9,5

26,0

-2,8

- Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e altri prodotti

22,3

13,4

-8,1

13,7

-25,4

2,5

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT e PROMETEIA

 

I dati più recenti elaborati dall’ISTAT indicano infatti nel 2001 una crescita del PIL regionale del 2,3% in termini reali, valore moderatamente più elevato rispetto alla media nazionale (+1,8%).

 

Tale tendenza sembra in brusco rallentamento nel 2002, anno in cui la crescita regionale dorrebbe essere stata appena dello 0,2%, a fronte di un incremento dello 0,4% a livello nazionale.

 

A sostenere lo sviluppo nel 2001 ha contribuito in parte la domanda per consumi, con un notevole contributo degli acquisti di beni e servizi da parte delle Amministrazioni pubbliche (+5,1), probabilmente per opere di riqualificazione dei centri urbani in occasione del G-8 di Genova.

 

INCIDENZA SUL PIL DELLE PRINCIPALI COMPONENTI (Prezzi Correnti)

 

ITALIA

 

LIGURIA

 

1996

2001

 

1996

2001

PRODOTTO INTERNO LORDO

100,0

100,0

 

100,0

100,0

Esportazioni nette (1)

3,8

1,5

 

0,9

2,0

CONSUMI FINALI INTERNI

77,5

78,9

 

84,1

83,9

- Spesa per consumi finali delle famiglie

59,0

59,6

 

65,5

65,5

- Spesa per consumi finali delle AA.PP. E ISP.

18,5

19,3

 

18,7

18,4

INVESTIMENTI FISSI LORDI

18,3

19,8

 

14,9

14,1

- Costruzioni

8,3

8,2

 

5,9

6,9

- Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e altri prodotti

10,0

11,5

 

8,9

7,2

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

 

Debole è risultata invece la dinamica della spesa delle famiglie che ha segnalato nel 2001 un incremento dell’1,0%, in linea comunque con le tendenze degli ultimi anni.

 

Negativo è risultato, inoltre, il contributo dell’altra componente della domanda interna. Gli investimenti fissi sono, infatti, diminuiti dello 0,1%, soprattutto per la flessione nelle costruzioni dopo la notevole crescita del 2000 (+26,0%).

 

La crescita del prodotto, quindi, è stata essenzialmente sostenuta, oltre che dai consumi pubblici, anche dal sensibile miglioramento del saldo della bilancia commerciale, che ha contribuito positivamente al PIL regionale.

 

 

I Consumi Delle Famiglie

 

LA COMPOSIZIONE DEI CONSUMI DELLE FAMIGLIE (Prezzi Correnti)

Composizione %

 

ITALIA

LIGURIA

 

1996

2001

 

1996

2001

 

TOTALE

100,0

100,0

 

100,0

100,0

 

BENI

55,3

53,2

 

59,6

58,0

 

- Beni durevoli

9,9

10,7

 

7,9

8,8

 

- Beni non durevoli

45,4

42,5

 

51,7

49,2

 

SERVIZI

44,7

46,8

 

40,4

42,0

 

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

 

Dal lato dei consumi delle famiglie, che rappresentano oltre il 65% del PIL regionale, valore superiore di circa sei punti al dato italiano, vi è da segnalare come la struttura rifletta, pur in presenza di una maggiore disponibilità pro-capite rispetto ad altre regioni, un comportamento di consumo più simile a quello di regioni con reddito inferiore.

 

I beni rappresentano, infatti, il 58% della spesa totale ed al loro interno i non durevoli (nei quali sono compresi i beni di prima necessità) si segnalano per una incidenza ancora molto elevata,  superiore al 49%, contro il 42,5% medio dell’Italia.

 

Più bassa della media nazionale è, invece, la quota dei durevoli (8,8%), e proprio questa componente del consumo ha evidenziato una flessione del 2,4% rispetto al 2000, interrompendo un trend decisamente positivo di crescita in atto dal 1997 e risultando più marcata, come riduzione, della dinamica negativa registratasi nel resto del Paese (-0,8%).

 

CONSUMI DELLE FAMIGLIE  LIGURIA (Prezzi Costanti)

Variazioni % sull'anno precedente

 

1996

1997

1998

1999

2000

2001

TOTALE

1,0

2,9

1,8

1,4

1,3

1,0

BENI

0,2

4,3

2,0

0,1

1,0

0,0

- Beni durevoli

-0,2

14,0

4,7

5,2

4,8

-2,4

- Beni non durevoli

0,3

2,3

1,3

-1,1

0,1

0,6

SERVIZI

1,9

1,5

1,6

2,7

1,5

2,0

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati ISTAT

 

Più positiva è risultata l’evoluzione della domanda per servizi, cresciuti in termini reali del 2,0%, valore peraltro inferiore rispetto a quanto registrato nel 2000, che ha comportato un contenuto aumento dell’incidenza di questa componente sui consumi segnalando una parziale tendenza all’avvicinamento verso i livelli medi italiani.

 

 

Le dinamiche settoriali

 

In termini settoriali la crescita economica registrata nel 2001 è stata sostenuta da quasi tutti i settori produttivi. Solo per l’agricoltura il valore aggiunto è risultato negativo, con una flessione del 2,3%.

 

In particolare, tassi a due cifre (+14,3%) si sono registrati nelle costruzioni, in pieno boom dal 2000. Anche l’industria manifatturiera ha evidenziato una crescita sostenuta, superiore al 3%.

 

Più modesta la dinamica dei servizi (+2,4%), ma comunque in linea con il PIL, che rappresentano oltre il 77% del prodotto regionale.

 

All’interno di questo aggregato il comparto più dinamico è risultato quello relativo al commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni che ha segnalato un incremento del 4,5% in termini reali. E’ opportuno segnalare come questo settore contribuisca per oltre il 31% alla creazione della ricchezza regionale.

 

Il ruolo svolto dal terziario all’interno dell’economia locale si legge anche nei dati relativi all’occupazione, in quanto il sia pur contenuto miglioramento registrato negli ultimi anni è imputabile quasi esclusivamente ai servizi, ed in particolare alla componente dipendente. All’interno di questo aggregato un ruolo non secondario, specie per quanto concerne le unità di lavoro dipendenti, è stato svolto dal commercio.

 

 

La Dinamica Delle Imprese

 

La presenza di un contesto economico, che seppure non particolarmente brillante è meno negativo rispetto a quanto stanno registrando altre realtà locali, ha determinato nel corso del 2002, proseguendo in un trend già evidenziatosi negli anni precedenti, una crescita della base imprenditoriale della Liguria, anche se spiegata totalmente da una forte crescita delle imprese non classificate. Non è quindi possibile attribuire a nessun settore produttivo in particolare tale incremento, non essendovi informazioni sull’attività prevalente svolta dalle imprese per ricondurle nella classificazione statistica.

 

Nel 2002 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è risultato positivo sole 606 imprese, come sintesi del contributo delle non classificate soprattutto e di una crescita delle imprese industriali, probabilmente connessa al boom delle costruzioni. Tutti gli altri settori evidenziano saldi pesantemente negativi, in particolare i servizi commerciali e turistici, che hanno risentito in misura rilevante del brusco rallentamento della crescita e della modesta dinamica dei consumi delle famiglie.

 

 

NATI/MORTALITA' DELLE IMPRESE IN LIGURIA- 2002

 

 

 

 

 

In % su

 

Iscritte

Cessate

Saldo

 

Iscritte Italia

Cessate Italia

Agricoltura

632

1.097

-465

 

1,6

1,6

Industria

2.760

2.567

193

 

3,1

3,1

Commercio

2.659

3.498

-839

 

2,9

3,7

  Comm., manut. e rip. autov. e motocicli

171

293

-122

 

2,4

3,1

  Ingrosso, intermed. comm. escl. Autov.

787

1.135

-348

 

2,6

3,6

  Dettaglio escl. autov.; rip. beni pers.

1.701

2.070

-369

 

3,1

3,8

Turismo

613

899

-286

 

4,2

5,5

Servizi

1.702

2.348

-646

 

2,7

3,7

Non Classificate

3.382

733

2.649

 

2,8

3,1

TOTALE

11.748

11.142

606

 

2,8

3,2

Fonte:  Elaborazioni Centro Studi CONFCOMMERCIO su dati Movimprese

 

 

LE PREVISIONI

 

In un contesto caratterizzato da un clima di forte incertezza circa le possibilità di avvio nel breve-medio periodo di una ripresa economica internazionale, anche in relazione agli scenari che si potranno delineare nell’area del Golfo, risulta abbastanza complessa l’individuazione delle prospettive economiche nel medio periodo.

 

Sulla base delle ultime stime effettuate a livello regionale da PROMETEIA, che non incorporano gli effetti di un conflitto in Iraq, solo a partire dal 2004 l’economia della Liguria dovrebbe evidenziare segnali di miglioramento con una crescita del PIL attesa tornare su tassi superiori al 2,5% a partire dal 2004.

 

A questo andamento dovrebbero contribuire essenzialmente gli investimenti ed in particolare quelli relativi alle macchine ed attrezzature. Più contenuta dovrebbe risultare l’evoluzione dei consumi delle famiglie in considerazione di una dinamica del mercato del lavoro che seppure in miglioramento appare molto modesta rispetto alle esigenze occupazionali della regione.

 

INDICATORI MACROECONOMICI (Prezzi Costanti)

Variazioni % sull'anno precedente

 

2002

 

2003

 

2004

 

2005

 

PRODOTTO INTERNO LORDO

0,2

 

1,0

 

2,7

 

2,8

 

CONSUMI FINALI INTERNI

0,2

 

0,9

 

1,5

 

1,7

 

- Spesa per consumi finali delle famiglie

-0,1

 

0,9

 

1,7

 

1,9

 

- Spesa per consumi finali delle AA.PP. E ISP.

1,5

 

1,0

 

0,8

 

1,0

 

INVESTIMENTI FISSI LORDI

-3,8

 

0,1

 

6,6

 

6,6

 

- Costruzioni

-7,3

 

-5,5

 

6,4

 

8,1

 

- Macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e altri prodotti

-0,6

 

4,9

 

6,7

 

5,4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UNITÀ DI LAVORO TOTALI (variazioni assolute migliaia)

-2,3

 

10,5

 

12,4

 

12,5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REDDITO DISPONIBILE (prezzi correnti)

2,8

 

3,7

 

4,5

 

4,4

 

Fonte: Elaborazioni Centro studi CONFCOMMERCIO su dati PROMETEIA

 

 


(1) Le esportazioni nette rappresentano il saldo tra esportazioni ed importazioni un dato positivo indica che l’area produce più di quanto impiega (consumi ed investimenti), un dato negativo sottolinea come l’area di riferimento produca meno di quanto impiega e per sostenere i consumi e gli investimenti è costretta ad importare cioè ad indebitarsi.

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