No Monti day: "risarcire i negozi costretti a chiudere"

No Monti day: "risarcire i negozi costretti a chiudere"

Il presidente di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli, definisce "non più tollerabile" il fatto che i negozianti si trovino costretti ad abbassare le saracinesche per paura di incidenti.

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29 ottobre 2012

''Anche oggi (sabato scorso, ndr) Roma si trova a vivere una giornata completamente condizionata da cortei e manifestazioni, con negozianti costretti addirittura ad abbassare le proprie saracinesche per paura di incidenti. E' evidente che situazioni simili non sono piu' tollerabili''. E' quanto dichiarato dal presidente di Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli. ''Senza dimenticare poi - ha continuato Roscioli - che tutto questo trambusto si è creato in un giorno, nel quale le aziende fanno grande affidamento per cercare di risollevare la china in un
momento di crisi come questo. Al disagio quindi se ne aggiunge un altro più grave e frustrante: quello di essere costretti a interrompere la propria attività perché impossibilitati a svolgere
il proprio lavoro. Comprendiamo tutte le ragioni di chi scende in piazza a manifestare, ma pretendiamo che il nostro diritto di lavorare sia altrettanto compreso e rispettato. Ecco perché è nostra ferma intenzione richiedere un risarcimento a beneficio di tutte quelle attività che oggi, per timore di subire danni, sono state costrette a chiudere''.

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