Occupazione a picco: nel 2013 calo maggiore da inizio crisi

Occupazione a picco: nel 2013 calo maggiore da inizio crisi

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28 maggio 2014

 

Dall'inizio della crisi l'occupazione ha conosciuto solo il segno negativo e nell'ultimo anno il calo e' stato ancora maggiore, imprimendo un'accelerata ancor piu' negativa. I numeri parlano chiaro: nel 2013 l'occupazione e' diminuita di 478mila unita' (-2,1% rispetto al 2012) e contemporaneamente il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, dal 10,7% del 2012 al 12,2%. E' quanto rilevato nel Rapporto annuale 2014 dell'Istat. Il tasso di occupazione, dunque, negli anni della crisi (2008-2013) scende al 55,6% nel 2013 dal 58,7% del 2008. Nelle regioni del Mezzogiorno i numeri sono piu' drammatici: con un calo di 583mila occupati nel quinquennio, il tasso scende al 42% a fronte del 64,2% delle regioni settentrionali e del 59,9% di quelle del Centro. Inoltre, si legge nel rapporto, il calo dell'occupazione del Mezzogiorno e' iniziato prima, e' stato piu' intenso durante tutto il periodo della crisi e si e' accentuato, rispetto al Nord, nell'ultimo anno.

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