Osservatorio Fida -Format Resarch (sintesi)

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4 maggio 2016

Presentata a Roma la ricerca sulle imprese del commercio al dettaglio dell'alimentazione, realizzata da Fida – Federazione Italiana Dettaglianti dell'Alimentazione, in collaborazione con Format Research. A fine 2015, si registra un incremento del clima di fiducia delle imprese del dettaglio alimentare, sia per quel che riguarda la situazione economica generale, sia con riferimento all'andamento della propria attività. Il sentiment degli operatori del settore trova riscontro con quello registrato a livello nazionale presso tutte le imprese del terziario, sebbene sia necessario mettere in evidenza come la via della ripresa, per quanto imboccata, sia ancora lunga e complessa. La ripresa c'è, a non esserci ancora è un miglioramento della redditività delle imprese. A testimonianza di ciò, la percezione dei dettaglianti circa il livello dei ricavi, il cui aumento è ritenuto piuttosto moderato (+4,2 negli ultimi sei mesi, soltanto +1,2 a livello tendenziale). D'altra parte, lo scenario risulta coerente con quello relativo alla situazione dei prezzi, caratterizzata da una persistente stagnazione. Alcuni segnali di crescita ci sono: lo scontrino medio risulta in aumento negli ultimi sei mesi secondo il 6,7% delle imprese del dettaglio alimentare, dato accompagnato da un leggero incremento del numero di accessi negli esercizi. Decisamente migliorata è invece la situazione relativa all'occupazione, l'aspetto che più degli altri concorre a configurare il 2015 come il primo anno di vera ripresa (almeno in questo senso). Sebbene l'indicatore si posizioni al di sotto della totalità delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, lo scenario appare più confortante rispetto a quello degli ultimi anni in cui sono andati in fumo migliaia di posti di lavoro. In quest'ottica, un ruolo decisivo sembra averlo svolto il Jobs Act, con circa il 10% degli operatori del comparto che ha utilizzato le agevolazioni principalmente con lo scopo di fare nuove assunzioni a tempo indeterminato. In questo contesto, cresce leggermente la capacità delle imprese del dettaglio alimentare di far fronte ai propri impegni finanziari e si consolida la quota di coloro che chiedono credito, come anche quelle che lo ottengono. Tuttavia, il tema del «fisco» continua a rappresentare un fattore di ostacolo alla crescita delle imprese. Circa l'82% delle imprese del dettaglio alimentare ritiene che le tasse sulla propria attività siano aumentate negli ultimi due anni e la metà di queste è riuscita a far fronte al peso della pressione fiscale con "molta" difficoltà.

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