PADOA-SCHIOPPA: "FINANZIARIA PIU' LEGGERA"

PADOA-SCHIOPPA: "FINANZIARIA PIU' LEGGERA"

Riparte il confronto tra il ministro dell'Economia e l'Anci. Le tasse non aumenteranno malgrado la frenata della crescita. Ici: la proposta dei sindaci. Tagli: le critiche dei ministri Mussi e Parisi. Dall'Ue sì al cuneo fiscale.

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13 settembre 2007
Padoa-Schioppa ai Comuni: “sarà una Finanziaria più leggera�

Padoa-Schioppa ai Comuni: “sarà una Finanziaria più leggera�

 

Non ci saranno più tasse, né più debito nella Finanziaria 2008. È questo l’impegno di Tommaso Padoa Schioppa emerso dall’incontro con i sindaci che è servito a fare il punto sull'impostazione della manovra dopo la rottura del dialogo tra il Tesoro e l'Anci avvenuta due mesi fa. Il ministro dell'Economia ha confermato che la prossima manovra sarà in versione soft rispetto alla precedente anche se la crescita si annuncia “più debole� rispetto alle previsioni del governo (1,9%) e ha rassicurato che “non ci sarà necessità di aumentare le aliquote fiscali�. Nel corso dell'incontro che si è svolto a Palazzo Chigi, non è stata fornita alla delegazione degli amministratori, contrariamente a quanto riferito dal vice presidente dell'Anci Osvaldo Napoli, alcuna cifra peggiorativa - cioè il 2,7% - sul deficit del 2007. In una nota Via XX Settembre ha successivamente confermato gli indici contenuti nel Dpef (deficit-pil al 2,5%, crescita al 2%). Quanto al progetto di riduzione dell'Ici le posizioni restano distanti. "Il governo lo porterà avanti, ma il gettito è fondamentale per i comuni quindi vanno assicurate delle compensazioni certe" ha avvertito il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici. La proposta degli amministratori prevede che la cifra pagata dai cittadini per l'imposta sulla casa venga detratta dall'Irpef. “In questo modo - ha aggiunto - ai comuni non verrebbe meno un'introito importante e allo stesso tempo per i cittadini ci sarebbe un abbassamento delle tasse�. Per ora Padoa Schioppa tiene le carte coperte. Anche questo punto sarà materia di trattativa: nei prossimi giorni prenderà il via un tavolo per studiare una soluzione ed affrontare anche il nodo del federalismo fiscale.  Resta alta invece la tensione sul fronte dei tagli. La questione approderà oggi in consiglio dei Ministri dove Padoa Schioppa presenterà una lista con le sue proposte di intervento. Ma alla vigilia i titolari dei dicasteri finiti nel mirino sono tornati a mettere le mani avanti. Fabio Mussi (Università) attacca: "Non possiamo reggere neanche con le attuali risorse destinate a questo settore". Arturo Parisi (Difesa) rincara la dose in difesa delle missioni internazionali: "I numeri non sono conseguenti alle scelte e ai bisogni della Difesa ma alle scelte del Paese". Ieri intanto la Commissione Europea ha approvato la riduzione del cuneo fiscale. Il provvedimento - si legge in una nota - "in seguito ad alcune modifiche apportate dalle autorità italiane, ha ormai carattere generale e non costituisce un aiuto di Stato". Introdotta nella scorsa Finanziaria, la misura è stata successivamente estesa dal governo a banche ed assicurazioni che erano state inizialmente escluse. Restano fuori, invece, i servizi di pubblica utilità a concessione e tariffa regolamentata e le amministrazioni pubbliche. Il commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, ha espresso apprezzamento per "la decisione del governo che ha fatto del cuneo fiscale una misura generale a beneficio di tutta l'economia italiana".

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