Per Berlusconi primo passo verso la decadenza

Per Berlusconi primo passo verso la decadenza

Con 15 voti contro 1 la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato ha bocciato la relazione di Andrea Augello. A ottobre il responso dell'Aula. Nel pomeriggio videomessaggio dell'ex premier: "si può fare politica anche al di fuori del Parlamento".

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16 settembre 2013

La Giunta per le elezioni e le immunità del Senato ha bocciato con quindici voti contro uno la relazione di Andrea Augello (Pdl) che aveva proposto di confermare nella carica di senatore il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nonostante la condanna definitiva a quattro anni di reclusione per frode fiscale. Hanno votato contro Augello, quindi a favore della decadenza di Berlusconi, il Pd, il Movimento 5 stelle, Scelta civica, il rappresentante socialista del gruppo Autonomie e il presidente della Giunta, Dario Stefàno di Sel. Dopo aver ottenuto che si votasse separatamente sulle proposte "preliminari" di Augello, che ipotizzava di sottoporre la legge al vaglio di costituzionalità della Consulta o a quello di rispondenza al diritto europeo della Corte europea del Lussemburgo, i rappresentanti del Pdl, della Lega e di Gal, un gruppo costola del vecchio centrodestra, hanno lasciato i lavori. Solo Augello è rimasto in seduta ed ha votato per la sua proposta. Si tratta di un passaggio decisivo del percorso che dovrà portare al pronunciamento dell'aula del Senato. Decisivo perché l'organismo parlamentare competente, la Giunta, ha deciso di applicare la legge Severino sulla decadenza dei condannati ed è su questo, salvo imprevedibili colpi di scena, che dovrà pronunciarsi anche l'aula. Il presidente della Giunta, Dario Stefàno, dopo il voto ha indicato se stesso come nuovorelatore espressione della maggioranza creatasi nel voto. A questo punto si passa alla fase della "contestazione" del seggio di Berlusconi: la seduta pubblica in Giunta, in vista della quale l'ex premier potrà presentare una memoria difensiva, si terrà il 4 ottobre. Nel pomeriggio, intanto. era stato diffusio l'atteso videomessaggio con cui Silvio Berlusconi ha messo in chiaro quanto da giorni andava ripetendo in privato: "Io non mi faccio da parte". Il Cavaliere però è andato oltre e non solo ha ribadito l'intenzione di voler fare politica a capo della rinata Forza Italia, ma ha fatto capire che non sarà la decadenza da senatore a fermarlo: "Io sarò sempre con voi, decaduto o no. Si può fare politica anche al di fuori del Parlamento". In questo quadro, non una parola sulla tenuta del governo, una sorta di viatico per andare avanti, almeno al momento.

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