Fnaarc, Petranzan rieletto presidente

Fnaarc, Petranzan rieletto presidente

La Federazione ha confermato alla guida il numero uno uscente. “Dobbiamo dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato”.

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4 novembre 2022

Alberto Petranzan è stato rieletto presidente di Fnaarc, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio. “Viviamo un momento di grande incertezza economica – ha affermato dopo l’esito del voto dell’Assemblea – ma come durante i mesi più difficili della pandemia gli agenti e rappresentanti di commercio non si sono risparmiati per sostenere con il loro impegno l’attività delle tante medie e piccole imprese del nostro Paese, siamo pronti anche in questa fase a dare il nostro contributo. Fnaarc è il punto di riferimento della categoria. Dobbiamo dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato”.  

Primo punto di questo dialogo è il rinnovo degli accordi economici collettivi con le associazioni d’impresa, “per ridisegnare e valorizzare la figura dell’agente di commercio che, nel tempo, si è costantemente aggiornata”. In Italia gli agenti e rappresentanti di commercio sono oltre 211mila, in calo rispetto al 2019, l’anno pre-Covid, quando erano 224mila, ma con un ruolo che si mantiene centrale per l’economia perché attraverso di essi si intermedia il 70% del Pil.  Grande attenzione, quindi, da parte di Fnaarc all’evoluzione della professione: “con la crescita dell’e-commerce – ha sottolineato Petranzan – dev’essere garantito il diritto delle provvigioni per gli ordini comunque effettuati dall’agente e chiusi online. Ed occorre anche una migliore regolamentazione per le tante attività accessorie richieste agli agenti e rappresentanti di commercio nello svolgimento del loro lavoro di promozione”.

Altro capitolo importante è il fisco. Fnaarc punta all’innalzamento del tetto del regime forfetario e chiederà al nuovo Governo e al Parlamento un’interlocuzione con l’obiettivo di adeguare finalmente il tetto di deducibilità dell’auto: “valori fermi ormai da troppi anni. L’automobile è uno strumento fondamentale per gli agenti e rappresentanti di commercio, un vero e proprio secondo ufficio – ha ricordato il presidente Fnaarc – visto che ogni anno percorriamo mediamente con l’auto 60mila chilometri”.

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