Più tempo per regolarizzare l'Iva

Più tempo per regolarizzare l'Iva

Circolare dell'Agenzia delle Entrate: regolarizazzione lunga per chi non è riuscito ad adeguare i sistemi informatici al cambiamento di aliquota Iva. La maggiore imposta potrà essere versata il 27 dicembre o il 16 marzo.

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13 ottobre 2011

Piu' tempo agli operatori economici per regolarizzare le fatture erroneamente emesse con la
vecchia aliquota e imposizione al 20% se le fatture sono state emesse anticipatamente o gli acconti sono stati pagati entro il 16 settembre 2011''. Sono questi due dei principali chiarimenti forniti
dall'Agenzia delle Entrate con la circolare n. 45/E di oggi che fornisce ulteriori indicazioni sull'applicazione della nuova aliquota Iva al 21%, prevista dal Dl 138 del 2011, ed entrata in vigore il 17 settembre. ''Per venire incontro alle esigenze degli operatori economici con particolari complessita' tecniche o gestionali, l'Agenzia concede piu' tempo per regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione
in aumento. Pertanto, i contribuenti che effettuano le liquidazioni periodiche con cadenza mensile possono regolarizzare le fatture emesse entro il mese di novembre fino al 27 dicembre e quelle emesse nel mese di dicembre fino al 16 marzo. Invece, i contribuenti con liquidazione Ivatrimestrale possono correggere le fatture emesse entro il mese di settembre fino al 27 dicembre e quelle emesse nel quarto trimestre entro il 16 marzo'', continua l'Agenzia delle Entrate. ''La circolare chiarisce che nel caso in cui sia stata emessa fattura o sia stato pagato in tutto o in parte il corrispettivo prima che si realizzassero i presupposti per l'imposizione, l'operazione si considera effettuata alla data di emissione della fattura o del pagamento. In questo caso l'aumento dell'Iva non si applica agli acconti pagati entro il 16 settembre, che hanno scontato l'aliquota del 20%, mentre per le fatture a saldo emesse successivamente ed eventuali altri acconti e' necessario applicare la nuova aliquota del 21%. Allo stesso modo, se entro il 16 settembre e' stata emessa una
fattura anticipata, questa sconta l'aliquota del 20% anche se il bene e' stato consegnato o il servizio e' stato pagato successivamente a tale data.Con l'introduzione della nuova aliquota il metodo matematico per la determinazione dell'imposta da versare diventa l'unico applicabile per i commercianti al minuto. In pratica l'imponibile si determina dividendo l'importo complessivo dei corrispettivi per alcuni valori (121 per le operazioni che scontano l'Iva del 21%)'', conclude l'Agenzia delle Entrate.

 

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