Pmi: il Fondo Monetario lancia l'allarme credito

Pmi: il Fondo Monetario lancia l'allarme credito

Nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale, l'Fmi sotolinea che "ogni riduzione dell'offerta di credito alle pmi deve essere affrontata come una priorità per assicurare che il sistema finanziario possa svolgere il suo ruolo a sostegno della ripresa economica".

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17 aprile 2013

 

"I prestiti al settore delle piccole e medie imprese in Italia e in Spagna si stanno rapidamente contraendo". L'allarme è del Fondo monetario internazionale, secondo cui "mentre la domanda di credito è frenata dall'aumento dell'incertezza sulle condizioni macroeconomiche e dai debiti pregressi, ogni riduzione dell'offerta di credito alle pmi deve essere affrontata come una priorità per assicurare che il sistema finanziario possa svolgere il suo ruolo a sostegno della ripresa economica". Nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale, i tecnici di Washington sottolineano che i costi del credito nell'Eurozona restano "alti". In particolare, osserva lo studio, "il credito continua a contrarsi (di circa il 5% dallo scoppio della crisi), con il risultato di affamare il vitale settore delle piccole e medie imprese e di bloccare la ripresa economica". Per questo, secondo il Fondo, bisognerebbe "ridurre i costi dei prestiti alle pmi nell'area dell'euro, allargando la gamma di finanziamenti che possono essere usati come collaterali presso la Bce". Quanto alla questione dei debiti della P.A., il Fondo promuove la decisione dell'Italia di intervenire con un decreto per velocizzare il pagamento sottolineando, in generale, che "il cumulo di passività del Governo non pagate è un problema notevole in Grecia, Italia e Spagna,in particolare a livello di enti locali", con riflessi pesanti sul credito alle pmi. 

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