Prestito rifiutato, commerciante si uccide

Prestito rifiutato, commerciante si uccide

Ennesima tragedia nel mondo del commercio travolto dalla crisi. Vincenzo Di Tinco, titolare di un negozio di abbigliamento, aveva chiesto in banca un prestito di 1.300 euro per coprire un assegno.

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9 marzo 2012

La crisi uccide. Uccide i giovani senza un impiego, uccide coloro che perdono il posto di lavoro non più giovani e che non riescono più a reinserirsi nel mondo del lavoro e uccide anche gli imprenditori che, giorno dopo giorno, vedono polverizzarsi i risparmi pazientemente accumulati da una vita e quelli che vedono chiudersi le porte in faccia quando chiedono credito per continuare nella loro impresa. Una lista di suicidi che diventa ogni settimana più lunga. Giovedì pomeriggio, impiccandosi con una corda a un albero nelle campagne di Ginosa Marina in provincia di Taranto, il commerciante 60enne Vincenzo Di Tinco, titolare di un negozio di abbigliamento e di altre attività commerciali, ha deciso di farla finita. Il commerciante aveva appuntamento con il direttore di una banca locale, a cui aveva chiesto un fido di 1300 euro per coprire una fornitura. Di Tinco si era già rivolto a un legale e aveva aperto un contenzioso con la stessa banca in quanto si era visto addebitare somme rilevanti (oltre 4500 euro), che lui contestava, come commissioni per l'utilizzo del Pos, il terminale fornito ai commercianti per accettare il pagamento con carte di credito. Per questo aveva chiamato in causa anche la concessionaria del Pos, una società di Palermo. "Dagli estratti conto - spiega Giuseppe Lecce, il legale nominato dalla famiglia del commerciante suicida per seguire gli sviluppi dell'inchiesta - sono emersi addebiti sproporzionati per le transazioni, probabilmente frutto di errori. Il commerciante lo aveva fatto presente quando ha chiesto il nuovo fido, ma non è riuscito ad ottenere la copertura finanziaria». Il quaderno con le due pagine in cui il commerciante racconta la sua odissea è stato trovato all'interno dell'auto del 60enne, parcheggiata nei pressi del luogo in cui è stato scoperto il cadavere. L'autopsia è stata già eseguita questa mattina. Il pm di turno Filomena Di Tursi ha aperto un'inchiesta.

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