Produzione industriale a "picco"

Produzione industriale a "picco"

La produzione industriale a febbraio cala dello 0,7 per cento rispetto a gennaio e del 6,8 per cento su base annua. Si tratta della discesa annua più forte da novembre 2009.

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13 aprile 2012

Produzione industriale a picco a febbraio. In questo mese - comunica l'Istat - la produzione è
diminuita del 6,8% su base annua, dopo il -4,6% di gennaio, segnando il calo peggiore da novembre del 2009. Rispetto al mese prima, invece, a febbraio c'è stata una flessione dello 0,7%,
dopo il -2,6% di gennaio. Su base mensile, quindi, l'Istat registra, dopo il forte ribasso segnato a gennaio (-2,6%), una nuova flessione. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l'indice risulta cosi' diminuito dell'1,0% rispetto al trimestre immediatamente precedente. In termini annui, invece, si tratta della sesta diminuzione consecutiva, con l'indice che viaggia in territorio negativo dasettembre 2011 e il -6,8% di febbraio 2012 risulta il peggior dato da novembre del 2009 quando la produzione segno' un calo del 9,3%. Diffondendo il dato tendenziale corretto per gli effetti di calendario l'istituto di statistica, inoltre, ricorda che i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011 (la variazione grezza e' pari al -3,5%). Nella media dei primi due mesi dell'anno la produzione e' scesa del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, a febbraio l'indice destagionalizzato registra variazioni positive congiunturali nel comparto dell'energia (+5,7%) e in quello dei beni strumentali (+2,0%). Variazioni negative si registrano invece, per i beni di consumo (-2,3%) e per i beni intermedi (-1,9%). In termini tendenziali l'indice corretto per gli effetti di calendario segna rialzi per il solo compartodell'energia (+3,3%), spinto da un clima particolarmente rigido. Diminuiscono in modo significativo i beni intermedi (-10,6%) e i beni di consumo (-9,6%). Analizzando i diversi settori economici la produzione registra gli aumenti piu' marcati nei comparti della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+11,0%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+5,0%);. mentre i settori che registrano i cali maggiori sono: la fabbricazione di prodotti chimici (-13,9%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,9%) e l'industria del legno, della carta e stampa (-12,8%).

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