Replica all'assessore Coppola: "nessuna reazione tardiva"

Replica all'assessore Coppola: "nessuna reazione tardiva"

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17 gennaio 2013

"Nessuna reazione tardiva, tantomeno intimidatoria: la nostra dichiarazione ha sottolineato con forza la necessità che i positivi principi definiti nella nuova legge sul commercio trovino una reale e coerente applicazione nel regolamento, ma anche nella normativa Urbanistica". Così Confcommercio Veneto risponde al contrattacco dell'assessore regionale Maria Luisa Coppola, che aveva reagito alle critiche mosse dalla Confederazione del terziario sulla distanza tra le parole e i fatti di alcuni politici regionali in merito alla salvaguardia del territorio. "Apprezziamo il principio di tutela del paesaggio, esprimiamo (e non certo da ora) riserve in merito all'applicazione reale di quello stesso principio O meglio - ribadisce il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon - leghiamo i nostri 'pieni voti' alla legge al fatto che vengano definite scelte e norme urbanistiche che tutelino realmente il paesaggio, evitando ulteriore spreco del territorio".
"La richiesta di modificare anche le norme del PTRC che prevedono ancora la possibilità di ulteriori insediamenti e occupazione di suolo agricolo nel raggio di 2 km dai caselli autostradali - aggiunge Zanon - è coerente con la scelta dichiarata di fermare l'incontrollabile e continuo consumo di suolo Il nostro impegno è ovviamente anche quello di tutelare e sostenere le nostre imprese , che, pur operando in una situazione di grave disagio, vogliono continuare a guardare con maggiore speranza al futuro". "Non è certo nelle nostre intenzioni, e nelle nostre abitudini, lanciare intimidazioni o agire per creare scontri tra amministrazioni e confondere l'azione di confronto istituzionale con la collaborazione sul piano tecnico, quanto agire per sollecitare quel necessario, coerente collegamento tra normative regionali attraverso azioni concrete e in una visione integrata".
"Prevedere il coinvolgimento e la corresponsabilità dei Comuni nelle scelte di nuovi insediamenti introducendo una procedura di programmazione urbanistica prevista dalla stessa legge urbanistica - conclude il presidente di Confcommercio Veneto - eviterebbe di veder premiati i singoli Comuni che svendono il territorio creando pregiudizio alle amministrazioni più 'responsabili'. Senza una chiara scelta di pianificazione territoriale e di norme urbanistiche coerenti, poco può fare anche la stessa legge sul commercio". La determinazione di Confcommercio Veneto deriva dalla convinzione che l'attenzione al territorio debba diventare un 'comune sentire ' del sistema politico regionale, così che le dichiarazioni di intenti possano trovare una chiara e condivisa azione concreta.

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