Rete Imprese Italia: "Accolte le nostre richieste"

Rete Imprese Italia: "Accolte le nostre richieste"

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7 settembre 2016

"La riunione della Commissione degli esperti, nella quale sono state accolte le nostre proposte, segna un passaggio fondamentale nella vita degli studi di settore". Lo dice  Rete Imprese Italia, sottolineando che "nelle intenzioni del Governo gli studi di settore non costituiranno più uno strumento di accertamento, ma di selezione delle imprese, mirato a individuare il grado di 'affidabilità e compliance' a cui è connessa la riduzione dell'attività di controllo. Non ci sarà più, quindi, alcun ricavo di congruità a cui uniformarsi, ma i ricavi dichiarati, sempre integrabili in dichiarazione, contribuiranno, insieme ad altri elementi, al raggiungimento del grado di 'affidabilità e compliance'. In futuro saranno semplificati i modelli e ridotti i 'cluster' e il numero degli studi di settore. "Rete Imprese Italia ritiene essenziale – conclude il soggetto unitario di rappresentanza delle pmi e dell'impresa diffusa - la fase di affinamento e di condivisione della nuova metodologia di costruzione al fine di valutare gli effetti in termini globali dei risultati sull'intera platea dei soggetti per cui si renderanno via via applicabili. La prossima Legge di bilancio dovrà contenere, quindi, le conseguenti e necessarie modifiche normative e anche l'atteso rafforzamento del sistema di premialità, destinato a ridurre la pressione fiscale sulle imprese più meritevoli".

Il coordinamento delle professioni di Confcommercio condivide la dichiarazione di Rete imprese sugli Studi di Settore per ciò che riguarda i professionisti lavoratori autonomi non organizzati in ordini o collegi.

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