Emendamento del governo: in manovra 'rivoluzione' per le edicole

Emendamento del governo: in manovra 'rivoluzione' per le edicole

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25 maggio 2017

Potrebbero finire in manovrina le misure per il sistema di vendita della stampa quotidiana e periodica. Il governo ha infatti depositato un emendamento al dl manovra che prevede alcune misure che in parte anticipano norme attuative della delega sull'editoria che faticano a decollare e in parte ne correggono il tiro. Si semplifica il processo di apertura di nuovi punti vendita, sia per quelli esclusivi (le edicole) che per quelli non esclusivi (come i supermercati), "anche a carattere stagionale", per cui basta la segnalazione certificata di inizio attività. Allo stesso tempo, si punta a "contemperare la liberalizzazione" della vendita di quotidiani e periodici, a rimuovere gli ostacoli che non consentono di ampliare le categorie merceologiche che possono essere vendute dai giornalai e a prevedere servizi offerti al pubblico o in favore delle amministrazioni territoriali, restituendo voce in capitolo agli enti locali, alle Regioni e alla Conferenza unificata. Nel difficile rapporto tra edicolanti e distributori, l'emendamento contiene poi l'obbligo per le imprese di distribuzione locale di ritirare le copie che vengano rifiutate o restituite anticipatamente dalle edicole perché non rispondono alle esigenze del territorio o perché non oggetto della nuova definizione di parità di trattamento (che con la delega sull'editoria è divenuta meno stringente). I distributori saranno obbligati a garantire a tutti i rivenditori l'accesso alle forniture a parità di condizioni economiche e commerciali e che la fornitura non possa essere condizionata a servizi, costi o prestazioni aggiuntive a carico del rivenditore.

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