Roma

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Nel corso della riunione del Comitato provinciale euro tenutasi in Prefettura, la Confcommercio della capitale ha chiesto una proroga di qualche giorno per portare in banca le lire che i commercianti incasserranno il 28 febbraio.

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12 febbraio 2002

Confcommercio Roma ha chiesto una proroga per cambiare le ultime lire

 

La data “fatidica” del 28 febbraio, ultimo giorno di vita della lira, si avvicina ma ci sono diversi problemi da risolvere. Ieri a Roma si è tenuta in Prefettura la riunione del Comitato provinciale euro: il Prefetto Emilio Del Mese ha detto che nella capitale e provincia ci sono ancora 12.000 tonnellate di monete in lire da cambiare. Altri problemi emersi durante la riunione, sono quelli relativi a banche e uffici postali, che devono smaltire la giacenza di monete metalliche da portare al deposito di Pomezia e quelli relativi al 5% dei distributori automatici di benzina che non riusciranno ad essere convertiti entro il 28 febbraio all’euro. In realtà, le difficoltà maggiori al momento sembrano riguardare i commercianti della capitale che dovendo obbligatoriamente accettare pagamenti in lire fino all’ultimo minuto, cioè fino alla mezzanotte del 28, e considerando che le banche cambieranno le lire con gli euro solo fino alla chiusura degli sportelli verso le 15,30, saranno costretti ad andare tutti allo stesso tempo alla Banca d’Italia sobbarcandosi oneri straordinari. La Confcommercio Roma, tramite il proprio Presidente Cesare Pambianchi, ha presentato proprio in occasione del Comitato provinciale euro convocato dal Prefetto, una proposta per prorogare la scadenza presso le banche per cambiare le ultime lire. “Non abbiamo chiesto ovviamente una proroga della doppia circolazione contemporanea di euro e lire – ha detto Pambianchi – anche perché ciò non sarebbe possibile né ipotizzabile. Vorremmo però che ancora qualche giorno dopo il 28 i commercianti potessero seguitare a portare in banca le lire che sono tenuti ad accettare in pagamento dai consumatori”. “Se è bene che i negozi seguitino ad accettare lire fino al termine sancito – ha proseguito il Presidente di Confcommercio Roma – sarebbe meglio che le banche seguitassero a cambiar lire in euro anche qualche giorno dopo il 28”. Sulla proposta fatta da Pambianchi, l’Abi non ha ancora sciolto le sue riserve.

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