SALDI: PIÙ CONTROLLI SULLE VENDITE ANTICIPATE

SALDI: PIÙ CONTROLLI SULLE VENDITE ANTICIPATE

D:7-1-2004 P:05 T:L'abusivismo dilaga per le strade di Roma

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7 gennaio 2004
SALDI: ROMA, PIU' CONTROLLI SU VENDITE ANTICIPATE =

Saldi: nella Capitale più controlli su vendite anticipate

 

In occasione dei saldi invernali, che a Roma inizieranno sabato 10 gennaio, le autorità preposte eserciteranno il massimo della vigilanza sulla corretta applicazione delle norme che regolano le vendite. Lo ha reso noto l’assessore al commercio del Comune di Roma, Daniela Valentini, che darà mandato agli ispettori annonari di vigilare in particolare su alcune forme di elusione della normativa sui saldi, come le vendite anticipate che le grandi firme spesso offrono ai clienti abituali. Occhio puntato anche sulle vendite a prezzo unico, che spesso sottendono forme di truffa e raggiro, e su quegli esercizi che non si attengono in maniera rigorosa alla normativa che regola i saldi.

L’assessore Valentini ha anche presentato l’iniziativa “A Roma i tuoi desideri sono… scontati”, che abbina le vendite di fine stagione a eventi di arte, cultura, tradizione, enogastronomia, moda, artigianato e altro, per offrire al turista che visita Roma nel periodo dei saldi un pacchetto unico che, attraverso una “card” dà diritto a una serie di sconti negli esercizi convenzionati, alberghi, ristoranti, negozi, musei, librerie.

L’assessore è stata poi molto netta sulla questione della presunta liberalizzazione dei saldi: “si possono articolare meglio, anticipare, come avevamo proposto, a fine dicembre, ma dire che si fanno i saldi tutto l’anno non ha senso”. Su questo punto concorda con l’assessore anche Confcommercio Roma: “la liberalizzazione dei saldi è un controsenso - ha detto il presidente, Cesare Pambianchi - perché si tratta di due periodi, a fine anno e in estate, molto importanti per gli esercenti che hanno la possibilità di fare spazio in magazzino alla nuova merce e a fare cassa per pagare i nuovi acquisti”. “Abolire i saldi, perchè di questo si tratterebbe - ha detto dal canto suo il presidente di Federabbigliamento, Roberto Polidori - porterebbe a un commercio più 'strillato', che non tutelerebbe la qualità e i diritti dei consumatori e che porterebbe a una situazione di

anarchia nel settore”.

“La corsa ad anticipare i saldi – ha aggiunto ancora Pambianchi - deve però fare riflettere sulla crisi che ha colpito, in particolare, il settore dell’abbigliamento e delle calzature. Le vendite natalizie, nel complesso, non sono andate male, sicuramente meglio di quanto ci aspettassimo. Vuol dire che la tradizione ha retto e che ci sono settori che trainano,

come la telefonia e l’alta tecnologia. Probabilmente, la diversificazione degli acquisti su questi articoli è quello che più pesa su abbigliamento e calzature, mentre la crisi del

settore alberghiero sconta le problematiche legate alla sicurezza e alla paura del terrorismo. Sul comparto dell’abbigliamento romano ha pesato anche l’apertura, subito

prima delle festività natalizie, di due 'outlet', a Castelromano e a Valmontone, ma, in questo caso, si tratta solo di un fattore di breve periodo. Nel medio-lungo periodo l’apertura degli outlet si inserirà nella dinamica tipica della grande distribuzione che, come abbiamo già visto con i grandi centri commerciali e con i 'discount', non alterano più di tanto i flussi delle vendite generali”.

 

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