Sangalli: "Azioni concrete per rilanciare i consumi"

Sangalli: "Azioni concrete per rilanciare i consumi"

Secondo il presidente di Confcommercio, "il problema reale del Paese è la debolezza strutturale della domanda interna, che per investimenti e consumi vale 1'80 per cento del Pil". "I dati per il 2013 sono drammatici".

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20 settembre 2012

Il presidente Carlo Sangalli, dalle pagine di "MF" parla di rilancio dei consumi, lotta all'evasione fiscale, spending review e detassazione di premi, degli straordinari e dei salari di produttività. "Il dato sui consumi - ha sottolineato Sangalli - conferma che nel 2011 il saldo negativo è di 34 mila imprese e nei primi sei mesi di quest'anno hanno chiuso 64 mila esercizi commerciali. Siamo di fronte a una recessione gravissima e lunga che colpisce duramente l'economia dei servizi, in particolare il commercio. Il problema reale del Paese è la debolezza strutturale della domanda interna, che per investimenti e consumi vale 1'80% del Pil. Tra l'altro i consumi delle famiglie si rivolgono per 1'80% alla produzione nazionale". Il vero problema per Sangalli sono le "cosiddette" spese incomprimibili, come luce, acqua, gas, carburante e assicurazioni, che negli ultimi 20 anni sono passate dal 33 al 40% in termini di incidenza sui consumi. "Sono spese obbligatorie su cui il fisco usa una mano pesante. Tra il 2010 e il 2012 il prezzo del carburante è aumentato del 56% per i prelievi fiscali. Risorse sottratte ad altri consumi liberi. Da qui l'urgenza di ridurlo e la necessità di archiviare l'aumento dell'Iva recuperando, attraverso l'avanzamento di una spending review senza timidezze, risorse per 6,5 miliardi di euro". Il presidente di Confcommercio si è poi mostrato scettico sulla possibilità di ripresa nel 2013. "I dati che possediamo sono drammatici. L'aumento della disoccupazione, le chiusure degli esercizi commerciali, i consumi di quest'anno che in termine pro capite avranno una diminuzione del 3%, mi spingono allo scetticismo". Sangalli ha poi parlato del patto per la produttività rilanciato nelle scorse settimane dal ministro Passera: "Sarebbe molto importante sul piano contrattuale che l'impegno comune delle imprese e dei lavoratori per avanzare nel miglioramento della produttività sia accompagnato dalla defiscalizzazione, dalla detassazione dei premi, degli straordinari e del salario di produttività". Ultima battutta sulla riforma del mercato del lavoro che, secondo il presidente di Confcommercio, "certamente ci ha danneggiato per quanto riguarda la flessibilità, specialmente in entrata. Per questo chiediamo almeno questi provvedimenti che ricordavo: detassiamo gli straordinari, i premi e i salari di produttività".

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