Sangalli: "Con la neo sindaca di Torino condividiamo una grande voglia di futuro"
Sangalli: "Con la neo sindaca di Torino condividiamo una grande voglia di futuro"
"Con la neo sindaca di Torino, Chiara Appendino, possiamo dire di avere in comune una grande voglia di futuro". Così il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, che intervenendo nel capoluogo piemontese alla cerimonia per i settant'anni di Ascom Confcommercio di Torino e provincia e manifestando apprezzamento per l'incontro avuto poco prima dal primo cittadino con i vertici locali dell'associazione, ha aggiunto: "noi siamo accanto ai sindaci". "Voglia di futuro - ha poi sottolineato Sangalli - non è rincorrere il cambiamento ma promuoverlo. Giocare in attacco vuol dire aiutare le nostre imprese a essere sempre un passo in avanti perché se è vero che siamo il terziario non vogliamo essere secondi a nessuno. La sfida che abbiamo davanti - ha concluso - è l'innovazione buona e utile, che non va improvvisata ma va osata". "Fare impresa ogni giorno, dovunque, e' un atto di coraggio e di liberta'. E noi non ci arrendiamo, non alziamo bandiera bianca davanti a chi ci odia e ci difendiamo difendendo il nostro modo di vivere". Lo ha detto il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, a proposito della strage di Dacca, intervenendo a Torino al settantesimo compleanno dell'associazione. "Noi non ci tiriamo indietro - ha aggiunto - viviamo in un momento in cui c'e' piu bisogno di comunita' e di societa' per difendersi. Questi luoghi, dove e' avvenuta la strage, sono luoghi di comunità, sono i nostri luoghi, quindi abbiamo una responsabilita' in piu'". Parlando poi della situazione economica, Sangalli ha sottolineato che "occorre trasformare la ripresa statistica in crescita vera e diffusa e questa è la sfida che ha davanti il governo". "Dopo sette anni di segni meno, i segni più sono ancora fragili, la ripresa è senza slancio, è necessario un cambio di passo". La strada obbligata è "la riduzione della spesa pubblica improduttiva e la diminuzione della pressione fiscale su famiglie e imprese. Inoltre - ha aggiunto - occorre scongiurare definitivamente la clausola di salvaguardia e destinare tutte le risorse derivanti dall'abbattimento di sprechi e inefficienze e dalla lotta all'evasione e all'elusione alla riduzione dell'aliquota Irpef", ha concluso Sangalli.