Sangalli e Squinzi d'accordo: "legge elettorale subito"

Sangalli e Squinzi d'accordo: "legge elettorale subito"

Appello dei presidenti di Confcommercio e Confindustria in occasione del trentesimo meeting Federcomated: "fare questa benedetta riforma elettorale per consentire ai cittadini di riacquistare identità e responsabilità".

DateFormat

26 novembre 2012

Fare subito la riforma della legge elettorale per arrivare alle elezioni politiche di primavera con le nuove regole. È l'appello lanciato insieme dai presidenti di Confcommercio e Confindustria, Carlo Sangalli e Giorgio Squinzi, in occasione di un faccia a faccia organizzato a Milano nell'ambito del 30esimo meeting di Federcomated. Per Squinzi riformare la legge elettorale entro fine legislatura è infatti "fondamentale" ed è "una priorità di tipo politico" che può essere realizzata "in tempi rapidissimi". D'accordo con Squinzi al cento per cento si è dichiarato Sangalli, che ha sottolineato come la crisi economica si intrecci con la crisi della politica e come questo possa diventare "una miscela esplosiva". Il presidente di Confcommercio ha quindi auspicato un supplemento di impegno: "è importante che tutte le forze sociali, il Parlamento e il governo trovino un momento di coesione e di condivisione. Per questo occorre rivedere la legge elettorale. Bisogna fare questa benedetta riforma elettorale per consentire ai cittadini di riacquistare identità e responsabilità e non essere più come dei sudditi che andavano a ratificare quello che altri avevano già deciso. Oltre che per dare più autorevolezza al Parlamento". Sia Squinzi che Sangalli hanno espresso preoccupazione per l'ingorgo parlamentare che si è determinato in questo momento e che consentirà a pochi dei provvedimenti in discussione di trasformarsi in legge, visto il poco tempo restante da qui a fine legislatura. Tanto più se come è probabile, si arriverà all'election day il 10 marzo prossimo. Tra le priorità indicate da Squinzi come "obiettivo minimo che mi auguro si possa raggiungere", sulle quali si è dichiarato concorde anche Sangalli, la trasformazione in leggi dei decreti stabilità e crescita, della delega fiscale, della mini riforma del Titolo V della Costituzione e, appunto, la revisione della legge elettorale. "Non facciamoci troppe illusioni che possa passare molto altro. Io ad esempio - ha concluso Squinzi - sono molto scettico sul fatto che si riesca a far passare la riforma delle Province".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca