Sangalli: "Riforme fisco e pensioni prima via alla crescita"

Sangalli: "Riforme fisco e pensioni prima via alla crescita"

L'intervento del presidente di Confcommercio davanti agli Stati Generali. "Per rilanciare l'economia italiana, serve una governabilità responsabile e ambiziosa di cui oggi vi è assoluta necessità e urgenza".

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25 ottobre 2011

"Procastinare non giova", è bene invece che certe scelte siano fatte in fretta "a partire dal completamento della riforma della previdenza, lo chiede l'Europa". Cosi' Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, durante il suo intervento agli Stati Generali dell'Associazione. Sangalli ha colto
l'occasione per sottolineare l'esigenza delle riforme, "la madre di tutte e' quella fiscale", e di una governabilità responsabile che "non puo' considerarsi automaticamente garantita dal ricorso ai voti di fiducia e dalla ricorrente verifica dell'esistenza di una maggioranza parlamentare". "Chiediamo questa governabilità e questa coesione -aggiunge Sangalli- e le chiediamo soprattutto e anzitutto a chi oggi governa. Le chiediamo alla politica tutta e per parte nostra noi scegliamo il 'campo' degli interessi del paese. Saremo sempre con tutti coloro che si ritroveranno in questa scelta di responsabilita' repubblicana e se questa scelta di responsabilità prevarrà e saprà battere in breccia
privilegi e rendite di posizione, sterili muscolarita' di confronto e faziosità, attendismi, opportunismi e pigre indifferenze non abbiamo dubbi: il declino dell'Italia non ci sarà". Il presidente di Confcommercio ha inoltre ribadito che aumentare l'Iva "è stato un errore grave" perchè misure del genere "penalizzano i livelli di reddito medio-bassi, sollecitano l'inflazione, rendono più difficile il recupero di evasione ed elusione. Insomma vanno contro l'occupazione e la crescita". Sangalli, durante il suo intervento, ha parlato del difficile azzeramento del deficit. "Considerando che le stime di crescita dell'Italia si attestano per il 2012 intorno a un frazionale 0,3%, per conseguire l'obiettivo dell'azzeramento del deficit occorreranno tra il 2012 e il 2014 circa 100 miliardi di tasse e imposteaggiuntive e circa 40 miliardi di minori spese. In breve pressione fiscale record e crescita al lumicino".

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