Soddisfazione Fipe per la riduzione dell'Iva sulla ristorazione

Soddisfazione Fipe per la riduzione dell'Iva sulla ristorazione

Per il presidente Stoppani, "con l'approvazione da parte della Commissione Europea della proposta di inserire la ristorazione tra i servizi oggetto di Iva ridotta, inizia l'iter per una nuova elaborazione dell'imposta su bar, ristoranti e mense".

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3 luglio 2008
Iva sulla ristorazione verso la riduzione

Iva sulla ristorazione verso la riduzione

 

“L’Europa ci ha ascoltato, perché avevamo ragione da vendere”. Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe, si gode il successo ottenuto in sede europea con l’introduzione dei servizi di ristorazione fra quelli che potranno beneficiare di un’Iva ridotta. La delegazione Fipe che nei giorni scorsi si era recata a Bruxelles, accompagnata da Ionfcommercio international, è riuscita nell’intento che si era proposta: spiegare che tutta la ristorazione italiana ha caratteristiche conformi a quelle presenti nella proposta del commissario europeo agli affari fiscali, Lazlo Kovacs, per la riforma europea dell’imposta sul valore aggiunto. Nella terminologia tecnica si trattava di far inserire la ristorazione nell’elenco dei servizi contenuti nell’allegato III della direttiva del 2006. Anche la ristorazione è un settore ad alta intensità di manodopera fornito per lo più localmente, per il quale l’intervento viene considerato “urgente” senza rischiare che la riduzione dell’Iva comporti un impatto negativo sul funzionamento del mercato interno.

“Sulla proposta di direttiva dovranno pronunciarsi Consiglio ed Europarlamento – ha concluso Stoppani – e siamo sicuri che il ministro Tremonti sappia sostenere la causa della ristorazione italiana nei confronti dei suoi colleghi degli Stati membri. Non a caso anche il presidente del Consiglio Berlusconi si è espresso favorevolmente sulla riduzione dell’Iva per rilanciare il turismo”.

 

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