Stabilimenti balneari: "La Corte Ue boccia la proroga automatica delle concessioni"

Stabilimenti balneari: "La Corte Ue boccia la proroga automatica delle concessioni"

La Corte di giustizia europea ha bocciato il meccanismo di proroga automatica sulle concessioni agli stabilimenti balneari in Italia, data l'assenza, anche all'assegnazione iniziale, "di qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati".

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14 luglio 2016

La Corte di giustizia europea ha bocciato il meccanismo di proroga automatica sulle concessioni agli stabilimenti balneari in Italia, data l'assenza, anche all'assegnazione iniziale, "di qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati". E nella sentenza di oggi i giudici europei affermano che questo sistema "costituisce una disparità di trattamento a danno delle imprese con sede negli altri Stati membri e potenzialmente interessate a tali concessioni, disparità di trattamento che è, in linea di principio, contraria alla libertà di stabilimento". Questa pronuncia non risolve direttamente la o le controverse nazionali da cui si era partiti e sulla base di cui era stato effettuato il rinvio pregiudiziale alla Corte Ue. Si tratta dell'interpretazione del diritto dell'Unione. Ora spetterà al giudice nazionale competente risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Questa decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.

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