Sviluppo: il decreto "approda" a Palazzo Chigi

Sviluppo: il decreto "approda" a Palazzo Chigi

Il provvedimento per la crescita arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Mercoledì della prossima settimana, è attesa in Cdm la Legge di Stabilità che dovrebbe muovere 10 miliardi di risorse.

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1 ottobre 2012

Il decreto sviluppo è ormai in dirittura d'arrivo. L'atteso provvedimento per la crescita, quello che dovrebbe inaugurare la cosiddetta 'fase due' del governo, arrivera' al consiglio dei ministri di oggi. Poi, mercoledi' della prossima settimana, e' attesa in Cdm la Legge di Stabilita' che mettera' in moto almeno 10 miliardi di risorse (6,5 per scongiurare l'aumento dell'Iva per tutto il 2013 e circa 3 per le spese indifferibili). Cifra che pero', leggendo con attenzione la nota di aggiornamento al Def, potrebbe salire fino a circa 20 miliardi di impatto complessivo. L'approvazione delle misure destinate a ridare slancio all'economia e' urgente, come sottolineato dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, e il decreto sara' la prova del pieno impegno del governo anche sul fronte della crescita e non solo, come lamentato da piu' parti, su quello del rigore. "La parola crescita è una parola magica - prosegue Grilli - tutti vorrebbero che ci fosse anche la bacchetta magica, ma non
c'e'''. Si parte quindi dal fattibile e dall'immediato, ovvero dalle misure che, con un costo per le casse dello Stato intorno ai 300 milioni di euro, il ministero dello Sviluppo economico ha messo a punto per favorire la nascita di nuove aziende innovative, per dare impulso alla digitalizzazione della
pubblica amministrazione, delle imprese e dei cittadini, per azzerare il digital divide, per garantire a tutti l'accesso alla banda larga e per avviare nuove opere infrastrutturali. ''La digitalizzazione - ha spiegato il ministro dello Sviluppo Corrado Passera - costituisce una leva potentissima in termini di crescita occupazionale, ma anche di risparmio e maggiore coesione sociale''. Il cdm domani, ha specificato, esaminera' quindi uno schema di decreto legge ''che rappresenta un ulteriore e significativo passo avanti nell'agenda del Governo per la crescita sostenibile e la naturale prosecuzione di quanto gia' realizzato nei mesi scorsi''. Archiviato lo sviluppo si passa alla sostenibilita' con il via libera alla Legge di Stabilita' (ed eventuali collegati) atteso per mercoledi' 10 ottobre. Ed avra' un impatto 'minimo' di 10 miliardi (tra Iva e spese indifferibili come ad esempio il rifinanziamento delle missioni o i fondi per i terremotati). ''L'Iva viene prima della riduzione del cuneo - ha detto il ministro Grilli in una audizione - Ovviamente cercheremo di fare tutto" ma occorre individuare le risorse. La legge di Stabilita' - ha poi assicurato il ministro - conterra' la seconda parte della Spending Review". Ma in ballo c'e' anche altro ed e' possibile rintracciarlo
tra la nota di aggiornamento al Def (ipotesi di fondi per il salario produttivita' e la cassa in deroga) e tra le ultime dichiarazioni di esponenti dell'esecutivo (tutta l'Imu ai comuni dall'anno prossimo con un impatto di circa 9 miliardi). Tra le risorse da recuperare circa 2 miliardi dalla revisione degli
sconti fiscali.

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