Treviso: le pmi del terziario “sprecano” gli incentivi pubblici

Le piccole e medie imprese del terziario che operano in provincia di Treviso buttano al vento un ampio ventaglio di occasioni di finanziamenti pubblici semplicemente perché ne ignorano l’esistenza. E’ il messaggio-denuncia lanciato a Treviso dal presidente di Unascom-Confcommercio, Renato Salvadori, a commento dell’attività della cooperativa di garanzia fidi “Fidicomes”, nata nel 1977 per agevolare l’accesso al credito dei propri aderenti.

Gli iscritti alla cooperativa sono oggi circa 2.800, su un totale di circa 10mila aziende del terziario, ma di questi, nell’anno appena trascorso, soltanto 292 si sono rivolti a  Fidicomes per cercare la strada migliore per accedere alla linea di credito più adeguata alle loro necessità. Le pratiche  accolte sono state 242, per un totale di 13 milioni e 686mila euro erogati - contro i circa 10 milioni del 2002 - il 51,62%  dei quali richiesti per rinnovare od acquistare nuovi impianti  di attività. Quasi il 17% delle risorse è stato invece impiegato per consolidare passività maturate in precedenti rapporti con istituti bancari ed il 22,22% è servito per esigenze di liquidità.

“Il panorama degli incentivi e delle agevolazioni a disposizione delle pmi - ha rilevato il presidente di Fidicomes, Roberto Migot - si è fortemente allargato, tanto da trasformarsi in una ricca offerta che, per essere utilizzata, richiede capacitaà progettuale e desiderio di innovazione da parte delle imprese”. Il riferimento, in particolare, è a strumenti di finanziamento europeo messi in campo dalla Regione Veneto - come il Documento Unico di Programmazione (Docup) - o dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe). Migot ha quindi elencato cinque bandi attualmente aperti che consentono alle aziende di accedere al credito su garanzia e di chiedere agevolazioni per il rinnovo di attrezzature e locali grazie ad un fondo di rotazione previsto dalla legge regionale n. 1 del 1999.