Turismo: estate positiva, ma rischi da economia e caro-greggio

Turismo: estate positiva, ma rischi da economia e caro-greggio

Dal monitoraggio effettuato dall'Enit sui mercati stranieri emergono notizie confortanti sull'incomig. Buon incremento dalla Germania, contrastanti i dati dagli Stati Uniti.

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11 luglio 2008
Enit: estate positiva, ma rischi da economia e caro-greggio

Enit: estate positiva, ma rischi da economia e caro-greggio

 

Il trend per il turismo italiano nell’estate 2008 è positivo, anche se non mancano rischi legati all’andamento dell’economia internazionale e dal caro-petrolio. E' quanto emerge

dalle stime dell’Enit, che parla di notizie rassicuranti dai mercati stranieri. Entrando nel dettaglio del monitoraggio, per quanto riguarda l’Europa, la Germania mostra un discreto incremento sul fronte del turismo organizzato, grazie anche alle offerte all inclusive per le famiglie che restano fondamentali per contrastare il caro prezzi; Austria e Svizzera presentano una situazione stabile rispetto alla scorsa stagione ma con incrementi da parte delle coppie giovani con buona capacità di spesa nella prima e l’affermarsi di una predilezione per i viaggi nelle stagioni primaverile ed autunnale a discapito di quella estiva nella seconda.

Continua la tendenza positiva della nostra destinazione sui mercati di Belgio, Olanda e Francia. Stabile l’andamento degli ospiti provenienti dal Regno Unito che lo scorso anno ha raggiunto quota 3,5 milioni. Le indicazioni più positive provengono dal mercato russo, per il quale si stima un’ulteriore crescita di flussi turistici verso l’Italia del 20-25%.

Crescita sostanziosa anche per gli altri mercati dell’Est Europa, come la Repubblica Ceca, dove si segnalano aumenti delle vendite del 5-10% rispetto allo stesso periodo del 2007, mentre secondo l’analisi condotta dall’Associazione Turistica Polacca, il nostro Paese risulta il più gettonato soprattutto da parte dei giovani e degli studenti, con un aumento dei pacchetti venduti dal 5 al 25%.

Per gli Usa, alcuni degli operatori interpellati forniscono dati di contrazione delle vendite intorno all’8-10% rispetto allo stesso periodo della stagione precedente, altri indicano una situazione stazionaria, ma è generalizzata la tendenza dell’ospite a cinque stelle ad orientarsi verso strutture meno costose. In Giappone i flussi turistici continuano a mantenersi stabili.

Tra i mercati emergenti l’India continua a mostrare trend interessanti di crescita, mentre dal mercato incoming cinese si consolida la richiesta per il classico itinerario attraverso le più note città d’arte. Continua in Brasile la crescita del turismo verso l’Europa da parte soprattutto della classe medio-alta, che predilige in Italia le città d'arte ma anche le località balneari più note come quelle della Costiera Amalfitana e della Sicilia.

Fra i prodotti turistici, il mare si conferma come il più richiesto, soprattutto quello di Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria al Nord, Sardegna, Sicilia e Puglia al Sud. Grande richiamo viene esercitato dal turismo culturale e degli eventi delle grandi città d’arte e delle località artistiche minori, anche se su alcuni mercati si registra una lieve flessione per come Roma, Firenze e Venezia, dopo anni di trend in salita. In pole position le regioni centrali Abruzzo, Marche ed Umbria. Positivo l’andamento per le località più note della Campania come Capri, Ischia, Costiera Sorrentina ed Amalfitana.

Si consolida la ripresa del segmento lacuale, con il lago di Garda in testa alle preferenze dei turisti europei.

Molto richieste le vacanze attive, l’enogastronomia ed i segmenti di nicchia, le crociere nel Mediterraneo con tappe nei grandi porti italiani. Il protrarsi della vicenda dei rifiuti a Napoli, infine, occupa le pagine dei giornali europei con conseguenze negative sulla città e sul suo andamento turistico che si registra in calo su diversi mercati.

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