Uniti contro il crimine nel ricordo di Libero Grassi

Uniti contro il crimine nel ricordo di Libero Grassi

Confcommercio e Solidaria hanno presentato a Roma il Premio Libero Grassi 2009. Un concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. La vedova dell'imprenditore: "Mai dimenticare tutti quelli che hanno lottato e sono stati uccisi dalla mafia".

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10 dicembre 2008
Nel suggestivo scenario della Sala San Pio V, all’interno del Santa Maria della Scala in Siena si è svolta la tavola rotonda organizzata da Confcommercio Siena con ospiti di primordine: Carlo Sangalli, presidente confcommercio nazionale; Beniamino Quinti

Quinta edizione del Premio Libero Grassi

Nella suggestiva cornice di Palazzo Wedekind a Roma, Confcommercio e Solidaria, con il patrocinio della Regione Lazio, della Regione siciliana e della Camera di Commercio di Palermo, hanno presentato, la Quinta edizione del Premio Libero Grassi (l’imprenditore siciliano ucciso dalla mafia nel 1991), rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado. Il concorso, dal titolo “incroci di legalità. Alla scoperta di luoghi, nomi e storie del passato e del presente per costruire un futuro migliore”, selezionerà le migliori sceneggiature di tre spot televisivi. La regista Lina Wertmuller sarà presidente della giuria di esperti che selezionerà, entro maggio 2009, i lavori in concorso. L’amministratore unico della cooperativa sociale Solidaria, Salvatore Cernigliaro, ha sottolineato l’importanza del Premio come “promozione della cultura della legalità”. “”Il nostro – ha detto Cernigliaro – vuole essere un percorso educativo rivolto ai giovani per accendere in loro un forte senso critico nei confronti della realtà”. “Quest’iniziativa – ha poi detto Cernigliaro – è cominciata nel 2004 e ha coinvolto migliaia di alunni delle scuole affrontando temi come racket, usura e rapporto tra politica e mafia”. Molto toccante è stato l’intervento della vedova dell’imprenditore, Pina Grassi, che ha espresso l’augurio che i giovani “capiscano la finalità di iniziative come questa”. La signora Grassi ha sottolineato l’importanza del ricordo nei confronti di tutte quelle persone che sono morte per mano della criminalità organizzata e che troppo spesso invece vengono dimenticate. Altra testimonianza importante è stata quella dell’ex Questore di Palermo e prossimo Questore di Roma, Giuseppe Caruso: “Quando si commemora Libero Grassi – ha detto Caruso – bisogna sempre ricordarsi di chiedere scusa alla sua famiglia. Le istituzioni lo hanno lasciato solo abbandonandolo al suo destino”. “Ora i tempi sembrano cambiati – ha detto Caruso – e tutte le parti in causa, Forze dell’Ordine e associazioni di categoria come Confcommercio e Confindustria, stanno cercando di fare squadra. Perché la criminalità organizzata non si combatte solo con la repressione”. Il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, ha voluto sottolineare l’importanza di celebrare la Quinta edizione del Premio a Roma: “Il Lazio è purtroppo – ha detto Marrazzo – la seconda regione per giro d’usura e a Roma anche se la criminalità non controlla fisicamente il territorio come altrove riesce a inserirsi nei meccanismi dell’economia. Questo anche grazie all’enorme liquidità di cui dispone in un momento di grande crisi economica”. “Quindi – ha osservato Marrazzo – tutti devono fare la propria parte, le istituzioni, i sindacati e le associazioni di categoria”.

A cura di Ugo Da Milano

 

 

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