Unrae: "il caro carburante affossa il mercato"

Unrae: "il caro carburante affossa il mercato"

Secondo il segretario generale Gianni Filipponi, "in assenza di fatti nuovi prevediamo per l'Italia una chiusura di anno con 2,2 milioni di immatricolazioni e una flessione del 12 per cento circa rispetto al 2007".

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13 giugno 2008
Unrae: il caro-carburante “affossa� il mercato

Unrae: il caro-carburante “affossa� il mercato

 

Secondo l’Unrae il dato negativo delle immatricolazioni europee a maggio è dovuto al caro carburante. Il mercato europeo ha registrato una flessione del 7,8% a 1.334.081 unità, che ha portato il cumulato dei primi 5 mesi ad evidenziare una diminuzione dello 0,7% e 6.919.190 immatricolazioni. Con una flessione del 17,6% in maggio e del 10% nel cumulato dei primi cinque mesi, l’Italia si unisce al calo delle immatricolazioni di Germania, Gran Bretagna e Spagna, con la sola Francia ad aver chiuso in attivo il mese di maggio. Uno scenario italiano, dunque, che non diversamente dagli altri mercati in flessione accusa i riflessi negativi dell'enorme aumento del prezzo del carburante, della maggior rigidità del credito al consumo, dell'aumento del costo della vita, tutti fattori che suggeriscono un quadro d'insieme certamente non positivo, come sottolinea Gianni Filipponi, segretario generale dell’Unrae. “In assenza di fatti nuovi â€" ha detto Filipponi - come, per esempio, l'introduzione dell'ecobonus anche per le auto Euro 2 immatricolate nel 1997 e nel 1998, noi prevediamo per l'Italia una chiusura di anno con 2,2 milioni di immatricolazioni e una flessione del 12% circa rispetto al 2007. D'altronde, la flessione degli ordini dell'8,8% in maggio e del 19% nel cumulato dei cinque mesi fa capire con chiarezza che la tendenza a contrazioni a doppia cifra nelle immatricolazioni si ripeterà anche nei prossimi mesiâ€�. Filipponi ha sottolineato, inoltre, una forte incongruenza nelle regole che riguardano il rapporto automobile-ambiente.

“Mentre l'Unione Europea â€" ha detto il segretario generale - pone al centro dell'attenzione la CO2, con ipotesi di forti penali per le Case costruttrici che non ottempereranno ai valori indicati, non si spiegano le difficoltà, frapposte dalle Amministrazioni locali, alla libera circolazione nelle città delle vetture diesel Euro 4 e l'annullamento del divario di prezzo alla pompa fra benzina e gasolio, quando poi proprio le auto alimentate dai moderni motori diesel sono quelle che meglio rispondono alle esigenze di abbassamento dei valori di CO2â€�.

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