Vendite al dettaglio ai minimi dal 2004

Vendite al dettaglio ai minimi dal 2004

A dicembre diminuzione dell'1,1 per cento sul mese precedente, mentre su base annua il calo è del 3,4 per cento (il dato peggiore da marzo 2009). Nell'intero 2011 vendite giù dell'1,3 per cento rispetto al 2010.

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24 febbraio 2012

A dicembre le vendite al dettaglio hanno fatto segnare una diminuzione rispetto al mese precedente novembre dell'1,1% (dato destagionalizzato), il ribasso più forte da luglio 2004. In negativo risultano sia l'alimentare (-1%) che il non alimentare (-1,2%). Lo rileva l'Istat. Su base annua il calo è del 3,7% (dato grezzo), il peggiore da marzo 2009. Nell'intero 2011 le vendite sono risultate in
calo dell'1,3% (dato grezzo) rispetto al 2010, quando si erano mantenute, seppur di poco, sopra lo zero (+0,2%). Le vendite degli alimentari restano ferme e il non food scende dell'1,8%. A dicembre,
su base annua, le vendite segnano un deciso calo sia nei piccoli negozi, come i punti vendita di quartiere e le botteghe (-3,5%), sia, e stavolta soprattutto, nella grande distribuzione (-3,9%), dove si salvano solo i discount di alimentari (+1%). Nella grande distribuzione,
particolarmente male gli ipermercati (-4,4%) e i grandi magazzini a prevalenza non alimentare (-7,1%). In flessione i supermercati (-2%).

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