Vertenza Eni-Gestori: il ministero assume la mediazione

Vertenza Eni-Gestori: il ministero assume la mediazione

Figisc- Fegica e Faib: "un passaggio inedito e fondamentale". "La soddisfazione per le evidenze della riunione, non mitiga la profonda preoccupazione per il diffusissimo stato di grave sofferenza economica dei gestori".

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5 dicembre 2008
Vertenza Eni-Gestori: il ministero assume la mediazione

Vertenza Eni-Gestori: il ministero assume la mediazione

 

In una nota congiunta, Figisc, Fegica e Faib sottolineano che “la formale assunzione, da parte del ministero dello Sviluppo Economico, del ruolo di mediazione nella delicata vertenza, manifestata, in diretta rappresentanza del ministro Scajola, dal consigliere Orefice, unitamente al direttore generale, Sara Romano, nel corso della riunione di ieri con i rappresentanti di Eni e delle Organizzazioni di categoria dei Gestori, segna un passaggio inedito e fondamentale”. “Un punto di non ritorno ed un monito per tutte le parti - si legge ancora nella nota congiunta - che impegna ciascuna di esse alla coerenza, alla responsabilità e ad abbandonare immediatamente tatticismi e posizioni strumentali che, negli ultimi mesi, hanno caratterizzato la negoziazione ed impedito di ratificare un accordo da tempo raggiunto e che, per gli elementi che lo compongono -economici, normativi, metodologici e contrattuali- risulta indispensabile per i Gestori Agip e decisivo per l’evoluzione dell’intero settore”. I gestori sottolineano però che “la soddisfazione per le evidenze della riunione, non mitiga la profonda preoccupazione per il diffusissimo stato di grave sofferenza economica dei Gestori che, perciò, impone il carattere di urgenza alla soluzione positiva della vertenza. Carattere, per altro, pienamente assunto dal Ministero che ha già provveduto a riconvocare le parti per il prossimo 16 dicembre”. “Proprio per queste ragioni le Organizzazioni di categoria dei Gestori -conclude la nota- a sostegno del tentativo di mediazione del Mse, hanno deciso di mantenere la sospensione delle iniziative di chiusura degli impianti già proclamate, confermando, al tempo stesso lo stato di agitazione della categoria e la sospensione della validità della clausola del prezzo massimo, contenuta negli accordi vigenti, lasciando alla piena disponibilità dei singoli Gestori la determinazione del prezzo al pubblico dei carburanti”.

 

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