Confguide: "Fuori discussione la professionalità delle guide"
Confguide: "Fuori discussione la professionalità delle guide"
Confguide si batte, per valorizzare la figura professionale della guida turistica, che alla passione unisce competenze, conoscenze e capacità specifiche e trasversali. Secondo l'indagine nazionale promossa da Confguide nel 2015, circa l'85% delle guide ha un diploma di laurea, prevalentemente in materie storico-artistiche o archeologiche. Attraverso studio e aggiornamento continuo, capacità di comunicare con differenti tipologie di visitatori e costruire/proporre itinerari diversi e nuovi, la guida turistica professionista con il suo lavoro promuove e valorizza il patrimonio culturale italiano in tutti i suoi aspetti, dai monumenti alle tradizioni enogastronomiche, e trasforma la visita guidata in un'esperienza emozionante, piacevole e istruttiva, da suggerire e da ripetere. Non può e non deve quindi esistere concorrenza tra guide turistiche e volontari. Entrambi si spendono per la promozione della cultura, ma con ruoli, abilità, impegno, efficacia e mezzi differenti: per professione e con riconosciuta professionalità e qualità le guide, come "generosi collaboratori saltuari" i volontari. Per approfondire la riflessione sul ruolo giocato dalle guide turistiche italiane, il cui lavoro, come riconosce anche il presidente del FAI, non è adeguatamente valorizzato e tutelato (specie a livello normativo), Confguide organizza in occasione della BIT a Milano, lunedì 3 aprile, il convegno "Le Guide Turistiche e le nuove sfide del mercato internazionale. Vecchie e nuove competenze per un turismo culturale di successo".