Expo 2015, volàno della ripresa

Expo 2015, volàno della ripresa

A poco più di un mese dalla sua inaugurazione, per Giuseppe Sala, amministratore delegato dell'Esposizione Universale, "il quadro è fatto più di luci che di ombre". Saranno presenti 54 Paesi con un loro padiglione, record assoluto, venduti fino a oggi 8 milioni 800mila biglietti. "Il mondo vuole la dimostrazione che vogliamo fare qualcosa di più, non la solita Italia".

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27 marzo 2015

Il Forum di Cernobbio edizione 2015 si aperto con l'intervento di Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo2015, che ha fatto il punto della situazione a poco più di un mese dall'attesa inaugurazione dell'evento. La situazione attuale e il lavoro svolto finora disegnano, secondo Sala, "un quadro fatto più di luci che di ombre" confortando così la convinzione che "un Paese come il nostro non può rifiutare le responsabilità: possiamo e sappiamo gestire un evento di questa portata che, se ben fatto, genera grandi vantaggi". Per quanto riguarda lo stato dell'arte, Sala ha annunciato che saranno presenti 54 Paesi con un loro padiglione, record assoluto, e che ad oggi sono stati venduti 8 milioni 800mila biglietti in tutto, di cui 1 milione in Cina, 700mila negli Usa e 300mila in Argentina. Le "sensazioni positive" espresse dall'amministratore delegato di Expo2015  si fondano sul fatto che "abbiamo dietro Milano e un Paese che, per quanto criticato, alla fine tutti vogliono visitare. La mia impressione è comunque che è come se il mondo aspettasse e aspetti una nostra azione, la dimostrazione che vogliamo fare qualcosa di più, non la solita Italia. Il mondo è disponibile a riconoscerci le nostre virtù, ma aspetta che facciamo qualcosa". In questo senso, "Expo può essere il volano che mostra questa volontà di fare e c'è infatti la sensazione che qualcosa sta cambiando e che il 2015 può essere obiettivamente l'anno in cui alcune cose muteranno". Infine, Sala ha detto che obiettivo di Expo deve essere anche quello di rappresentare "una piattaforma aperta: dobbiamo dare all'Italia la possibilità di dimostrare il suo valore ‘storico', ma anche di spiegare cosa fanno le nuove aziende e come funzionano le nuove tecnologia. E vogliamo anche favorire  l'incontro tra mondo industriale e commerciale di molti Paesi con il nostro tessuto imprenditoriale".

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