Ok all'emendamento del governo, in manovra entra la 'rivoluzione' delle edicole

Ok all'emendamento del governo, in manovra entra la 'rivoluzione' delle edicole

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29 maggio 2017

Via libera della commissione Bilancio della Camera all'emendamento del governo al dl manovra sulle edicole che in parte anticipa le norme attuative della deleg sull'editoria che faticano a decollare e in parte ne corregge il tiro. Con una correzione, arrivata con un subemendamento Pd, che cancella la previsione di multe salate per chi non applica le norme. Il testo dell'emendamento approvato semplifica il processo di apertura di nuovi punti vendita, sia per quelli esclusivi (le edicole) che per quelli non esclusivi (come i supermercati), "anche a carattere stagionale", per cui basta la segnalazione certificata di inizio attività. Allo stesso tempo, si punta a "contemperare la liberalizzazione" della vendita di quotidiani e periodici, a rimuovere gli ostacoli che non consentono di ampliare le categorie merceologiche che possono essere vendute dai giornalai e a prevedere servizi offerti al pubblico o in favore delle amministrazioni territoriali, restituendo voce in capitolo agli enti locali, alle Regioni e alla Conferenza unificata. Nel difficile rapporto tra edicolanti e distributori, l'emendamento contiene poi l'obbligo per le imprese didistribuzione locale di ritirare le copie che vengano rifiutate o restituite anticipatamente dalle edicole perché non rispondono alle esigenze del territorio o perchè non oggetto della nuova definizione di parità di trattamento (che con la delega sull'editoria è divenuta meno stringente). I distributori saranno obbligati a garantire a tutti i rivenditori l'accesso alle forniture a parità di condizioni economiche e commerciali e che la fornitura non possa essere condizionata a servizi, costi o prestazioni aggiuntive a carico del rivenditore.

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