Per i negozi di moda piccoli segnali di risveglio

Per i negozi di moda piccoli segnali di risveglio

Dal "Fashion & High Street Report 2017" di Federazione Moda Italia emergono alcuni spunti positivi: bene il mercato immobiliare del retail e acquisti in leggera crescita, soprattutto da parte degli stranieri. Borghi: "presto per tirare le somme, ma segnali che fanno sperare".

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14 settembre 2017

Italia al passo con i competitor mondiali nel mercato immobiliare del retail, con Via Montenapoleone a Milano (sesta) e Via Condotti a Roma (nona) tra le prime 10 high street del mondo per costi di locazione. L'andamento immobiliare nel retail - come confermano i dati di World Capital nel Fashion & High Street Report di Federazione Moda Italia - è in crescita in città come Milano, Verona, Firenze e Bari, mentre ha rallentato le proprie performance a Napoli e Genova. Tra le high street le variazioni più importanti si sono registrate in Via XX Settembre a Genova (+15% con un canone massimo che raggiunge oggi 1.200 euro per metro quadro all'anno, rispetto i 990 euro del 2016); in Corso Buenos Aires (+14% con un canone massimo che raggiunge oggi 2.300 euro rispetto i 2.100 euro del 2016), Via Torino e Via Manzoni (entrambe con un incremento dell'11%), a Milano; Via Garibaldi a Torino (+11%) e Via della Vigna Nuova a Firenze (+9%). A Roma, oggetto del Focus del Fashion & High Street Report, si registra un andamento stabile che rassicura e allo stesso tempo incoraggia gli investimenti nella città eterna. Nel dettaglio moda italiano, dopo anni di negatività, sembra affiorare nel 2017 - come testimoniato dai dati dell'Osservatorio Acquisti CartaSi per Federazione Moda Italia sulle spese degli italiani con carta di credito nei negozi di moda - qualche segnale di reazione, dopo un 2016 di vendite non certo eccezionale, ma almeno con un segno più davanti allo zero (+0,4%). Un dato medio che va letto alla luce di situazioni merceologiche e territoriali altalenanti: +0,8% l'abbigliamento; +3% gli articoli sportivi; +1,4% gli accessori; -4,7% le calzature e -4,3% la pelletteria/valigeria. Performance positive delle vendite in Trentino Alto Adige (+6,4%), Sardegna (+2,3%), Sicilia (+1,9%), Lombardia (+1,7%), Veneto (+1,6%), Emilia Romagna (+0,6%), Marche (+0,4%). Stabile l'Umbria e in calo le altre regioni, con Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Calabria, fanalini di coda. Un trend, questo, che conferma analogie nel primo semestre 2017.Quanto agli acquisti degli stranieri, l'indagine di Global Blue per Federazione Moda Italia, evidenzia che, dopo un 2016 in calo dell'8% (facilmente prevedibile per il dopo Expo), i primi cinque mesi hanno registrato un incremento medio del 6% degli acquisti degli stranieri extra Ue per vendite e valore nel comparto "Moda e Accessori", con i cinesi (28%) che restano al top della classifica dei clienti maggiormente attratti dallo shopping Made in Italy, seguiti dai russi (15%), americani (7%), coreani (6%), arabi (5%) e giapponesi (4%). Milano si conferma meta privilegiata dei turisti extra Ue per gli acquisti di moda, seguita da Roma, Firenze e Venezia. Per Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio "dopo anni di negatività, il 2016 si è concluso per i negozi di moda con un timidissimo segnale positivo che si conferma con analoghe e non ancora entusiasmanti percentuali anche nel primo semestre di quest'anno. È presto per tirare le somme. Un vero bilancio lo avremo solo a fine anno, ma vedere qualche reazione positiva ai flebili stimoli del mercato, incoraggia e C in un miglioramento nel secondo semestre. Serve ben oltre i semplici auspici, però, per superare i noti ostacoli delle troppe tasse, del costo del lavoro e della concorrenza senza regole e tassazione del web. Bene il mercato immobiliare delle high street, spinte da una consolidata ricerca di spazi commerciali da parte di brand internazionali in competizione con quelli locali. Meno bene le vie meno commerciali e periferiche cui abbiamo pensato promuovendo, come Federazione Moda Italia, un progetto di ‘Affitti riNEGOZIati' per favorire la diminuzione dei canoni di locazione che vanno ad incidere fortemente sulla struttura della spesa delle nostre attività. Un progetto, però, che va incontro anche ai proprietari immobiliari che potranno avere in un'unica soluzione 24 mensilità e, in accordo con i Comuni interessati, uno sconto sulle imposte locali. Un dato incoraggiante, infine, viene dall'incremento in questo primo semestre 2017 dello shopping degli stranieri che sono tornati ad apprezzare cultura, arte, paesaggi, natura e tradizioni del nostro Paese, ma anche la moda e i negozi Made in Italy".

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