Rapporto Confcommercio-Censis e legge di stabilità

"Archiviata la fase più acuta della recessione l'economia italiana è ferma e non mostra concreti segnali di ripartenza. Gli elementi che ci consegna oggi il rapporto Censis-Confcommercio sono complessi e contradittori: specchio dell'incertezza che frena ancora il Paese. Mentre da una parte si è quasi del tutto bruciata la fiducia accumulata in questi ultimi mesi, dall'altra si registrano fragili e timidissimi segnali di ripresa su consumi e occupazione che neppure ci riportano sui minimi del 2013. Fino ad oggi non ci sono stati né lo shock sui consumi necessario per far ripartire l'economia, né un cambiamento di atteggiamento, in senso più positivo, delle imprese e dei consumatori. Siamo dunque un paese stanco e in convalescenza. Per evitare che la convalescenza diventi la normalità bisogna somministrare la medicina della crescita. E non c'è crescita, senza riduzione delle tasse. Ecco perché accogliamo con favore, con grande fiducia le indicazioni della legge di stabilità per una riduzione del carico fiscale, ma chiediamo di scriverla a caratteri cubitali nell'agenda di governo, perché senza indugi e paure si imbocchi un percorso certo e sostenibile di riduzione generalizzata della pressione fiscale su imprese e famiglie per ricominciare a crescere e per evitare pericolose ricadute, il cui rischio fa parte ormai strutturalmente del nostro futuro".

Tfr

"La misura sull'anticipo del Tfr, contenuta nella legge di Stabilità, può mettere in crisi di liquidità le piccole e medie imprese. La liquidità deve essere spostata dal sistema finanziario all'economia reale, non dalle imprese alle famiglie che sono sulla stessa barca contro la crisi. Ci sono imprese piccole che non sono in grado di sostenere un ulteriore drenaggio di liquidità a meno che non sia un'operazione a costo zero. Ma io non ho mai visto operazioni del genere a costo zero, nel caso sarebbe la prima volta".

Tasi 

''E' l'ennesima stazione della Via Crucis a cui sono sottoposte imprese e famiglie. Le tasse così si pagano tre volte, in imposte, burocrazia e incertezze''.