'Navi dei veleni': "penalizzata l'economia ittica"

'Navi dei veleni': "penalizzata l'economia ittica"

Confcommercio Reggio Calabria chiede interventi concreti a favore delle imprese e invita le autorità sanitarie a certificare commestibilità e non contaminazione dei prodotti della pesca.

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18 novembre 2009
Reggio di Calabria lì 23 maggio 2006

“La preoccupazione della clientela sul consumo di prodotti ittici e sugli eventuali pericoli della balneazione, se già ha provocato un netto calo delle vendite dei prodotti della pesca, ha prodotto altresì una notevole  diminuzione delle prenotazioni alberghiere con notevoli ricadute anche sui ristoranti e gli stabilimenti balneari”. Lo ha affermato Tullio Caracciolo dell’ufficio formazione e relazioni sindacali di Confcommercio Reggio Calabria sulla vicenda dell’affondamento delle 'navi dei veleni'.

“Tutto ciò – ha proseguito Caracciolo - in una provincia caratterizzata da un’economia già estremamente difficile. Per questo Confcommercio ha chiesto interventi concreti a favore delle imprese, come se le stesse fossero vittime di uno stato di calamità ambientale, e ha invitato le autorità sanitarie a certificare commestibilità e non contaminazione dei prodotti della pesca messi in vendita attraverso la tracciabilità degli stessi sino ai locali di ristorazione e consumo”.

“Per Confcommercio è indispensabile inoltre – ha concluso Caracciolo - programmare con urgenza un’attività di comunicazione istituzionale per infondere rinnovata fiducia nei consumatori e tra i potenziali turisti della Regione”.

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