"No" da Confcommercio e Confesercenti Reggio Emilia

"No" da Confcommercio e Confesercenti Reggio Emilia

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29 novembre 2011

In una nota congiunta, Federalberghi-Confcommercio Reggio Emilia e Assoturismo-Confesercenti Reggio Emilia ribadiscono la forte e netta contrarietà all'ipotesi di applicazione della tassa di soggiorno da parte delle amministrazioni comunali. "Il dibattito sugli sviluppi delle politiche fiscali nazionali, introdotto con l'avvicendamento del nuovo Governo, vedrà quasi certamente la reintroduzione di vecchie imposte comunali, a partire dall'Ici, la rivalutazione delle rendite catastali, oltre ai correttivi al decreto sul federalismo municipale che sanciranno l'avvio anticipato di un anno dell'Imu. Col rischio dell'ipotizzato aumento dell'aliquota Iva che finirebbe per raffreddare ulteriormente la propensione ai consumi. La somma di tutte queste imposte - si legge nella nota - alimenterà un flusso di risorse che, drenato dalle tasche delle famiglie, finirà nelle casse dei Comuni per chiuderne i bilanci". Le associazioni chiedono dunque ai sindaci della provincia di "non avviare sul territorio alcuna iniziativa sulla tassa di soggiorno, che riteniamo sbagliata nel merito e nel metodo: un balzello antiquato e oneroso, quanto di più antituristico ci possa essere per l'economia e il mercato. In questa fase di crisi perdurante e sistemica riaffermiamo con forza che il turismo può rappresentare un volano per tanti e diversi settori produttivi, e fornire un apporto determinante allo sviluppo economico della nostra provincia e del Paese. Le prime fughe in avanti di qualche Amministrazione comunale, qualora trovassero una sponda sul nostro territorio provinciale, così diverso da alcune realtà regionali e nazionali in cui esse si sono registrate, rischiano di compromettere e indebolire il valore dell'offerta turistica reggiana, oltre che dell'intero Paese".

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