L’impatto dei trasporti e delle infrastrutture sulle pmi

L’impatto dei trasporti e delle infrastrutture sulle pmi

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26 febbraio 2009

Accessibilità al sistema dei trasporti

L’accessibilità al sistema dei trasporti

Il 34,1% delle imprese ritiene parzialmente o del tutto inadeguata l’accessibilità garantita dalle infrastrutture e dai servizi di trasporto sul territorio di insediamento delle imprese stesse, tendenza più accentuata presso le piccole imprese (10-49 addetti) e le medie (50-249 addetti), dei servizi e manifatturiere. Il 65,9% la giudica, invece, molto o abbastanza adeguata.

Ad esprimere i giudizi più negativi le imprese del Nord Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia) e del Sud Italia (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) in termini di mancanza di raccordi stradali o autostradali e difficoltà di accesso/utilizzo della rete ferroviaria.

Per le Pmi del Nord Ovest l’accessibilità alle infrastrutture ed ai servizi di trasporto nel proprio territorio è insufficiente, mentre per quelle del Meridione è del tutto inadeguata.

Le criticità di sistema

E’ soprattutto a livello urbano e locale che, il sistema delle infrastrutture e dei trasporti fa registrare le maggiori criticità. Si è espresso in questo senso il 35,3% delle imprese intervistate.

Il 31,8% segnala le criticità del sistema delle infrastrutture a livello regionale e interregionale, mentre il 21,7% a livello nazionale/internazionale.

Le imprese con maggiori difficoltà ad accedere, e quindi ad utilizzare in modo efficiente, le infrastrutture ed i servizi di trasporto a livello urbano/locale sono le microimprese (1-9 addetti) e le piccole imprese (10-49 addetti), dei servizi e del commercio, del Centro e del Sud Italia.

Impatto del sistema delle infrastrutture sulle performance delle imprese

Strade

Il 54,2% ritiene lo stato delle strade, insufficiente o del tutto carente.

A pensarlo sono soprattutto le piccole e medie imprese di servizi del Centro e del Sud Italia.

Per Il 31,1% lo stato attuale delle strade, in termini di degrado, quando non l’assenza stessa di tale infrastruttura, ha limitato molto o abbastanza le capacità di investimento delle imprese negli ultimi due anni (biennio 2007-2008). Particolarmente allarmante è il dato proveniente dalle medie imprese dei servizi e del commercio del Meridione: per il 42,9% lo stato di degrado o l’assenza delle strade ha inciso molto o abbastanza sulle proprie capacità di investimento.

Anche le Pmi del commercio e dei servizi del Nord Est e del Centro Italia si ritengono penalizzate dallo stato negativo delle strade che ne limita le capacità di investimento.

Autostrade

Il 34,6% delle imprese ritiene lo stato delle autostrade, insufficiente o del tutto carente, opinione prevalente presso le piccole e medie imprese del commercio del Nord Est e del Meridione.

Il 28,1% dell’intero campione ritiene che lo stato delle autostrade abbia limitato molto o abbastanza le capacità di investimento delle imprese. A soffrirne sono soprattutto le medie imprese del commercio e dei servizi del Sud Italia.

Ferrovie

Per il 54,7% delle imprese lo stato delle ferrovie è insufficiente o del tutto carente.

A pensarlo sono soprattutto le imprese di medie dimensioni dei servizi e del commercio del Nord Ovest, Nord Est e Sud Italia.

Il 24,4% delle Pmi ritiene che lo stato delle ferrovie abbia limitato molto o abbastanza le proprie capacità di investimento nel biennio 2007-2008.

Le Pmi del commercio e dei servizi del Nord Ovest più delle altre lamentano lo stato di degrado, o l’assenza, delle infrastrutture ferroviarie come limite per le proprie capacità di investimento.

Aeroporti

Il 33,7% delle imprese ritiene lo stato degli aeroporti, insufficiente o del tutto carente.

L’insufficienza o la carenza degli aeroporti è stata messa in evidenza dalle medie imprese del commercio e dei servizi del Nord Est.

Il 16,7% dell’intero campione ritiene che lo stato degli aeroporti abbia limitato molto o abbastanza le capacità di investimento delle imprese. Tale percentuale è più accentuata presso le medie imprese.

Porti

Il 33,2% delle imprese ritiene lo stato dei porti, insufficiente o del tutto carente, giudizio prevalente da parte delle imprese del commercio del Nord Est.

Il 17,1% dell’intero campione ritiene che lo stato attuale dei porti abbia limitato molto o abbastanza le capacità di investimento delle imprese. Tale percentuale è più accentuata nelle medie imprese.

Interporti e infrastrutture logistiche

Il 32,3% delle imprese ritiene lo stato degli interporti e delle infrastrutture logistiche, insufficiente o del tutto carente.

L’insufficienza o la carenza degli interporti e delle infrastrutture logistiche viene indicata in prevalenza dalle imprese di medie dimensioni, del commercio e dei servizi, del Nord Ovest, del Centro e del Sud Italia.

Il 16,5% dell’intero campione ritiene che lo stato attuale degli interporti e delle infrastrutture logistiche abbia limitato molto o abbastanza le capacità di investimento delle imprese nel biennio 2007-2008. Tale percentuale è più accentuata presso le medie imprese.

Politiche di partnership

Per il 25,3% delle imprese lo stato delle infrastrutture ha ostacolato nel periodo 2007-2008 in maniera significativa la conclusione di partnership con altre imprese italiane o estere.

Le infrastrutture che hanno inciso negativamente sulle politiche delle imprese sono state in prevalenza le strade, le autostrade e le ferrovie. A soffrirne di più sono state le microimprese (1-9 addetti), operative nel settore del commercio, e le imprese del Meridione.

Strategie commerciali

Il 28,3% delle imprese nel periodo 2007-2008 a causa dello stato delle infrastrutture ha limitato in maniera significativa lo sviluppo delle proprie strategie commerciali.

Per il 61,7% degli intervistati è stato soprattutto lo stato delle strade a limitare lo sviluppo delle strategie commerciali. A lamentare come lo stato delle infrastrutture del Paese abbia giocato un ruolo non secondario nel limitare le proprie strategie commerciali sono state in prevalenza le microimprese e le piccole imprese, del commercio, del Centro e del Sud Italia.

Ricavi

Il 29,6% delle imprese afferma che nel periodo 2007-2008 lo stato delle infrastrutture ha limitato molto o abbastanza la crescita dei propri ricavi. All’interno di questo universo ben il 64,9% indica nelle strade l’infrastruttura alla quale ricondurre la causa del fenomeno in questione, mentre il 18,0% indica le ferrovie.

A denunciare l’impatto negativo sui ricavi sono in prevalenza le microimprese, le imprese del commercio, del Centro e del Sud Italia. 

Competitività

Il 31,2% delle imprese afferma che nel periodo 2007-2008 lo stato delle infrastrutture ha limitato in maniera significativa la propria competitività.

Tendenza più accentuata presso le piccole imprese del Nord Ovest e presso le medie imprese del commercio del Sud Italia.

Le infrastrutture che più di altre sarebbero state all’origine del gap in questione sono strade (52,1%) e ferrovie (33,7%).

Interventi suggeriti dalle imprese sul sistema delle infrastrutture

Per il 57,9% delle imprese sono urgenti ed importanti interventi in favore delle strade; il 37,5% chiede interventi urgenti in favore delle autostrade e il 33% in favore delle ferrovie.

Gli interventi richiesti per le strade

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti per le strade sono:

  • la manutenzione, secondo il 66,3% del campione; gli interventi di manutenzione delle strade vengono richiesti prevalentemente dalle imprese del Centro e del Sud Italia.
  • il miglioramento della sicurezza delle strade (62,9%); indicazione proveniente in prevalenza dalle Pmi del Nord Est e del Meridione.
  • il miglioramento della qualità dei servizi connessi all’accesso e all’utilizzo delle infrastrutture esistenti, (61,1%), richiesto dalle Pmi del Nord Est e del Sud Italia.
  • la riduzione dei tempi di accesso e di percorrenza delle infrastrutture (60,3%); sono in prevalenza le Pmi del Meridione a richiedere un intervento di questo genere.
  • il miglioramento dei servizi accessori per l’utilizzo delle strade (59,1%), miglioramento che viene richiesto in modo urgente in particolare dalle imprese del Nord Ovest e del Nord Est.

Gli interventi richiesti per le autostrade

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti per le autostrade sono:

  • la riduzione dei costi di utilizzo del servizio, secondo il 47,0% delle piccole e medie imprese intervistate; l’indicazione in questione è maggiormente accentuata presso le Pmi del Nord Ovest.
  • il miglioramento delle infrastrutture esistenti (44,6%); tale indicazione è più accentuata presso le imprese del Nord Italia, sia del Nord Ovest, sia del Nord Est.
  • la manutenzione delle infrastrutture esistenti (39,8%); gli interventi di manutenzione delle autostrade vengono richiesti in prevalenza dalle piccole e medie imprese del Nord Ovest.

Gli interventi richiesti per le ferrovie

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti riguardano:

  • il miglioramento delle infrastrutture esistenti (33,2%); la necessità di intervenire in modo urgente sul miglioramento delle ferrovie prevale significativamente presso le imprese del Nord Ovest, del Nord Est e del Centro Italia.
  • il miglioramento della qualità dei servizi connessi all’accesso e all’utilizzo delle infrastrutture ferroviarie esistenti (36,1%), espressa in particolare dalle Pmi del Nord Est e del Centro Italia.
  • il miglioramento della sicurezza (38,4%), richiesta dalle imprese del Nord Est e del Centro Italia.

Gli interventi richiesti per gli aeroporti

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti per gli aeroporti sono:

  • la riduzione dei costi di utilizzo del servizio secondo il 19,4% del campione; indicazione espressa in prevalenza dalle imprese del Centro e del Sud Italia;
  • il miglioramento dei servizi di informazione alle imprese per l’utilizzo dell’infrastruttura in questione (19,1%); la richiesta di tale intervento è più accentuata presso le imprese del Centro e del Sud Italia;
  • il miglioramento della sicurezza  (17,1%); richiesta in particolare dalle imprese del Nord Ovest e del Centro Italia.

Gli interventi richiesti per i porti

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti dalle riguardano:

  • il miglioramento dell’integrazione con le altre infrastrutture di trasporto (17,8%); intervento richiesto dalle imprese di tutta Italia, pur risultando più accentuato presso le imprese del Nord Ovest e del Sud;
  • il miglioramento dei servizi di informazione alle imprese circa l’utilizzo dei servizi portuali (17,0%);  la richiesta di tale intervento è più accentuata presso le imprese del Centro e del Sud Italia.
  • il miglioramento dei servizi accessori per l’utilizzo delle infrastrutture portuali (16,8%), intervento chiesto in modo urgente in prevalenza dalle Pmi del Nord Ovest e del Centro Italia.

Gli interventi richiesti per gli interporti e le infrastrutture per la logistica

Gli interventi ritenuti più importanti ed urgenti per gli interporti e le infrastrutture per la logistica sono:

  • il miglioramento dell’integrazione dell’infrastruttura in questione con le altre infrastrutture di trasporto (16,9%), tale intervento viene richiesto con urgenza prevalentemente dalle imprese del Nord Ovest e del Centro Italia;
  • il miglioramento dei servizi accessori per l’utilizzo degli interporti e delle infrastrutture per la logistica (15,0%), richiesto in prevalenza dalle Pmi del Nord Ovest;
  • l’aumento delle infrastrutture esistenti secondo il 13,9% del campione; tale indicazione prevale presso le Pmi del Centro Italia.

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