1) SANGALLI: "NECESSARIO UN CONFRONTO SULLE AZIONI A TUTELA DELLE PMI"

1) SANGALLI: "NECESSARIO UN CONFRONTO SULLE AZIONI A TUTELA DELLE PMI"

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30 luglio 2009
Pubblichiamo il testo dell’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione dell’incontro a Palzzo Chi

Pubblichiamo il testo dell’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione dell’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Anche il recente Dpef  conferma, per il 2009, il pesante impatto della crisi sull’economia reale, ed i suoi riflessi sul quadro della finanza pubblica. E’ uno scenario difficile. In cui non mancano, comunque, buone capacità di tenuta del Paese -  ed è giusto sottolinearlo – e su cui pesano – non va dimenticato – ritardi strutturali di lungo periodo. Alcuni indicatori, intanto, iniziano a segnalare almeno una decelerazione della crisi. Ma, nel complesso,  il quadro congiunturale permane fortemente critico e, certamente, elementi di ripresa di chiara consistenza non si produrranno prima dell’anno venturo.

Le nostre Associazioni , le Associazioni del “tavolo del Capranica” – Confcommercio, Confartigianato, CNA, Confesercenti, Casartigiani – hanno già avuto modo di manifestare il loro apprezzamento per le misure di politica economica varate dal Governo e concentrate – stanti i “vincoli” della finanza pubblica – su alcuni fondamentali, a partire dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito da parte delle PMI e dalla maggiore inclusività degli ammortizzatori sociali.

Ma la crisi “picchia” particolarmente sulle PMI e sulle imprese dei servizi, non fosse altro perché esse costituiscono larghissima parte del tessuto produttivo del Paese.

In questo contesto, ci è apparsa allora particolarmente opportuna l’iniziativa assunta dal Governo, e segnatamente dal Ministro Scajola, circa l’attuazione e l’implementazione dei contenuti dello Small Business Act, con la previsione, in particolare, di una legge annuale per le PMI, strettamente collegata alla manovra di bilancio.

E’ necessario, dunque, avviare un confronto proprio sui contenuti più urgenti dell’azione da sviluppare per la tenuta delle PMI e delle imprese dei servizi, e per consentire ad esse di confrontarsi al meglio con il tempo della ripresa.

Si tratterebbe  - tanto sul piano del metodo, quanto su quello del merito – di un contributo importante alla crescita della fiducia, e tanto più importante in vista della fase “critica” – per le imprese e per l’occupazione – compresa tra la fine dell’estate ed il prossimo autunno.

Contenuti urgenti, dicevo. Ne ricordo, qui, soltanto alcuni titoli generali:

la questione credito ed il tema dell’avviso comune in materia di moratoria dei crediti, insieme al nodo della revisione dei parametri di Basilea 2;

la valutazione della prima fase di revisione straordinaria degli studi di settore per potenziare la loro concreta capacità di dar conto degli effetti della crisi sui ricavi delle imprese;

l’ampliamento della gamma di beni suscettibili dell’applicazione delle misure di detassazione degli utili reinvestiti;

la verifica di compatibili misure di riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro per sostenere i consumi, e per contrastare così la spirale pericolosa tra crisi dei consumi e crescita della disoccupazione;

le politiche per il lavoro ed il potenziamento del “premio per l’occupazione”;

l’accelerazione dell’operazione per l’effettivo pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Quel che più ci preme è la possibilità di definire con il Governo un metodo di lavoro continuo e strutturato che consenta di discutere e sviluppare concretamente questi titoli generali.

Facciamolo rapidamente: per dare fiducia alle imprese ed al Paese; per affrontare al meglio un autunno difficile; per preparare al meglio il tempo della ripresa.

 

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