Se aumenterà il costo del lavoro per le pmi le associazioni aderenti potrebbero decidere di disdettare i contratti collettivi di lavoro. "E' un'eventualità, la stiamo valutando". Incontro con Alfano, Casini e Bersani.

La riforma del mercato del lavoro tratteggiata dal Governo "aumenta i costi per le piccole imprese" e se non ci saranno modifiche Rete Imprese Italia, spiegano fonti dell'associazione, "valutera' lo stato dell'arte e sul tavolo, tra le varie ipotesi, c'e' anche la possibilita' di disdire i contratti". Rete Imprese Italia sta preparando un documento con i rilievi alla proposta di riforma del Governo da inviare al ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Secondo l'associazione, che rappresenta Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, l'assicurazione sociale per l'impiego costera' complessivamente 1,2 miliardi alle piccole imprese con meno di 15 dipendenti. Fra le modifiche suggerite da Rete Imprese Italia c'e' la proposta di ridurre i contributi Inail e quelli per la malattia e non rendere piu' costosi i contratti a tempo determinato, soprattutto quelli stagionali. Per illustrare le posizioni sulla riforma del mercato del lavoro e le proposte inviate al ministro del Welfare, una delegazione di Rete Imprese Italia ha incontrato ieri i rappresentanti dell'Unione di Centro, del Pd e del Pdl. Nel corso degli incontri - cui hanno preso parte il leader dell'Unione di
Centro Pierferdinando Casini, il segretario del Pd Pierluigi Bersani e quello del Pdl Angelino Alfano - la delegazione ha espresso le forti preoccupazioni per l'andamento di un confronto che sta
penalizzando esclusivamente il mondo delle pmi, ed ha registrato ampie convergenze sulle necessità che il Governo tenga conto delle esigenze che Rete Imprese Italia ha esposto nelle sedi del negoziato e non lasci senza risposte di merito le proposte avanzate.