Confindustria chiede al Governo di rivedere la proposta sulla flessibilità in entrata perchè il
rischio è quello di ridurre il tasso di occupazione invece che aumentarlo. Lo ha affermato il presidente, Emma Marcegaglia, a margine di un convegno di Csc. "C'è forte preoccupazione sulla flessibilità in entrata, il ministro (Fornero, ndr) ci aveva fatto vedere un testo alcuni giorni fa che avevamo sostanzialmente approvato - ha detto Marcegaglia - Il testo che abbiamo visto l'altro giorno non va bene perchè prevede, anche sulle forme di buona flessibilità, quindi apprendistato e contratti a termine, un aumento dei costi significativo, maggior burocrazia e soprattutto incertezza". "Il rischio - ha spiegato Marcegaglia - è che ci siano cause, incertezza da parte delle imprese e
quindi il rischio è quello di abbassare il tasso di occupazione invece che aumentare l'occupazione che deve essere l'obiettivo di questa riforma"."Chiediamo al Governo di rivedere questa proposta sulla flessibilità in entrata e tornare al testo precedente che vedeva alcune lotte alla cattiva flessibilità e su questo noi siamo d'accordo, come le false partite Iva, ma non possiamo accettare
che ci sia un aumento di costi e burocrazia sulla buona flessibilità - ha proseguito il presidente di Confindustria - in nessun Paese in Europa sul contratto a termine, ad esempio, c'è un extra costo, una maggior burocrazia".