2) La reazione di sindacati e Confindustria

2) La reazione di sindacati e Confindustria

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22 settembre 2009
Netta la bocciatura da parte del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, sull’impianto della manovra, mentre dagli altri sindaca

Netta la bocciatura da parte del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, sull’impianto della manovra, mentre dagli altri sindacati è arrivato un forte appello affinché siano reperite le risorse per coprire il rinnovo del contratto del Pubblico impiego.

Per Epifani il Governo, nel presentare la Finanziaria 2010, non ha fatto numeri, “ma ha detto che la manovra si muove in continuità con l’anno scorso. Questo secondo me vuol dire che non si fa, anche quest’anno, quello che sarebbe necessario fare per sostenere l'economia”. La manovra, ha proseguito, “fa molto poco, sia in valori assoluti che in qualità, e non dà nessuna spinta né stimolo alla ripresa dell’economia e dell’occupazione”. Secondo il leader della Cgil, è invece giunto il momento di dare “un po’ di stimoli fiscali alla domanda e ai consumi senza tagli al settore della sanità o ai fondi a disposizione del Mezzogiorno”.

Secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, “serve un segnale di cambiamento con l’accordo di tutti, una riposta immediata”. Vari gli interventi a disposizione del Governo per alleggerire la morsa delle tesse sui redditi dei lavoratori dipendenti e pensionati: “detassazione della tredicesima, azzeramento delle tasse sul secondo livello contrattuale, abbassamento delle aliquote per i lavoratori e pensionati”, ha spiegato nel corso del suo intervento a Palazzo Chigi sollecitando anche “la cassa intergrazione ordinaria anche in deroga per tutti quelli che perdono il lavoro”.

Da parte sua il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti,  ha chiesto al Governo di “mantenere gli impegni assunti con noi firmando l’accordo per la riforma del sistema contattuale”. Angeletti ha chiesto inoltre la “disponibilità ad aprire una discussione per un impegno sulla riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti: ogni euro in più che entra deve avere questa destinazione”.

Confindustria, infine, ha sollecitato l’Esecutivo a portare a compimento quanto già messo in cantiere, dai provvedimenti interpretative della Tremonti Ter a parametri meno stringenti su Basilea 2 fino ad un attento monitoraggio sulla moratoria del credito varata a beneficio delle imprese sane. Gli industriali, per bocca del direttore generale Giampaolo Galli, hanno chiesto anche che si guardi con attenzione al Fondo di garanzia per le pmi: “è tra le misure più efficaci tra quelle adottate dal Governo, sta funzionando, ma dei 1,6 miliardi annunciati per il quadriennio, a luglio ne sono stati sbloccati 168 milioni”.

 

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