2) "MENO STATO, MENO TASSE, PIÙ SVILUPPO E PRODUTTIVITA'"
2) "MENO STATO, MENO TASSE, PIÙ SVILUPPO E PRODUTTIVITA'"
“Meno Stato, meno tasse, più sviluppo e produttività �
“Meno Stato, più sviluppoâ€�: è lo slogan lanciato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nella sua relazione alla XXI Assemblea Generale della Confederazione. Una parola d’ordine che si spiega ragionando su qualità , efficacia, efficienza, produttività della spesa pubblica del nostro Paese. Ma soprattutto sulla quantità : “è stato calcolato â€" ha ricordato Sangalli - che la somma delle entrate correnti statali e della spesa corrente primaria ha ormai oltrepassato la quota dell’86% del Pilâ€�. E “rispetto a Francia e Germania, l’inefficienza della spesa pubblica italiana si traduce in uno spreco di risorse di oltre 70 miliardi di euro all’anno, pari cioè a circa 5 punti di Pilâ€�. Senza dimenticare che il servizio del debito pubblico “ci costa ogni anno circa 5 punti di Pil: fra i 2 e i 3 punti in più rispetto alla media europeaâ€�. Dunque, ha detto il presidente di Confcommercio, “si spende tanto e anche male, con effetti che non aiutano a costruire un futuro miglioreâ€�. Per non parlare dei paradossi di una spesa per investimenti inferiore al 5% del Pil, di una spesa per istruzione e formazione inferiore al 4,4% del Pil e di una spesa per pensioni superiore al 15% del prodotto interno lordo. “Controllare, ristrutturare, riqualificare, ridurre la spesa pubblica non è solo necessario â€" ha evidenziato Sangalli - non è solo urgente, è anche possibile. Ci sono, infatti, squilibri da riequilibrare ed inefficienze e sprechi da sanare. Ci sono. E intervenire non costa né lacrime, né sangue. Costa, piuttosto, la rinuncia a qualche privilegio di troppo. Per il resto, basta buon senso, sobrietà , responsabilità â€�. Ed è “fondamentale che, dal punto di vista politico, si assuma come definitivamente tramontata l’era della spesa pubblica come variabile indipendente perché comunque finanziabile attraverso il ricorso alla leva delle maggiori entrateâ€�.
La pressione fiscale, infatti, è ormai a livelli insostenibili, per cittadini ed imprese: “bisogna assolutamente fare tutto il possibile per ridurre questi livelli di prelievoâ€� andando nella “giusta e necessaria direzione di marcia: meno spesa e meno tasse; pagare tutti per pagare meno, ma anche pagare meno per pagare tuttiâ€�. “E’ però fondamentale â€" ha specificato il presidente di Confcommercio - che si assicuri sempre e comunque il rispetto di essenziali principi di civiltà giuridica e fiscale, l’inderogabilità dei principi dello Statuto del contribuente. Per il resto, la cosa migliore da fare è quella di archiviare una stagione in cui, troppo spesso, si è ceduto alla tentazione illusoria della lotta all’evasione e all’elusione condotta attraverso gogne mediatiche, sanzioni sproporzionate, crescita della burocrazia fiscaleâ€�. L’obiettivo di ridurre fortemente nell’arco di una legislatura le aliquote Irpef che gravano sul lavoro, dipendente o autonomo che sia, per Sangalli “è possibile agendo sul versante dell’efficientamento e della riduzione della spesa pubblica, così come per l’emersione di maggior base imponibileâ€�. E “della riduzione del carico fiscale, si gioverebbero la domanda interna, i consumi delle famiglie, l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, la competitività e l’attrattività complessiva del sistema-Paeseâ€�. Il tutto senza dimenticare nodi come “il progressivo superamento dell’Irap, l’urgente allineamento delle aliquote Iva per il turismo ai livelli praticati da importanti competitori europei e la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiornoâ€�.
Altro fronte caldo è quello della produttività , il cui accrescimento è “un’esigenza generale di tutto il nostro sistema economico, ma tanto più lo è nell’area dei servizi�. Secondo il presidente di Confcommercio, serve “una vera, compiuta politica per i servizi fatta, in particolare, di innovazione e di scelte a favore dello sviluppo del capitale umano�, con “un quadro integrato di misure dedicate all’innovazione tecnologica, organizzativa e di marketing�. Occorre “premiare il merito: per un Paese non solo normale, ma anche e soprattutto più ambizioso�.
Per quanto riguarda il lavoro, Sangalli ha sottolineato la “validità delle buone regole di flessibilità governata e contrattata che il nostro Paese si è dato�. Ma occorre al contempo costruire “una sicurezza sociale fondata sul lavoro, su più lavoro. E su un lavoro più sicuro, perché comunque troppe restano le morti sul lavoro�. Per la crescita dei redditi da lavoro “un contributo importante può venire da una riforma della contrattazione, che si proponga di rendere più stretti ed efficienti i nessi e gli scambi tra le scelte per il potenziamento della produttività , i suoi effettivi incrementi, la loro redistribuzione�. Confcommercio è “pronta al confronto e all’approfondimento senza pregiudiziali. Sono, però, obiettivi che dovrebbero essere condivisi anche nella contrattazione che intanto c’è. Per chiudere, al più presto e bene, i contratti che attendono ancora di essere rinnovati, a partire da quello del terziario�.