2) SCAJOLA: "GOVERNO IMPEGNATO A TUTTO CAMPO"

2) SCAJOLA: "GOVERNO IMPEGNATO A TUTTO CAMPO"

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15 settembre 2008
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Contraffazione: Scajola, “governo impegnato a tutto campo”  

 

Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola è intervenuto a Napoli al convegno “Contraffazione: analisi e proposte per la difesa di un mercato legale”, promosso da Confcommercio in collaborazione con Federmodaitalia e Camera di Commercio di Napoli. Scajola, dopo aver precisato che la soppressione dell’Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione, “non rappresenta certo un arretramento nella battaglia contro la produzione e la diffusione dei falsi, né esprime disinteresse o sottovalutazione del fenomeno da parte del Governo”, ha illustrato le strategie d’intervento dell’esecutivo per contrastare il fenomeno. “La nostra azione di contrasto – ha detto il ministro - si sviluppa lungo tre direttrici: la sensibilizzazione delle diverse fasce di consumatori, a partire dai più giovani; l'inasprimento e la rigida applicazione delle sanzioni, coinvolgendo la Guardia di Finanza, le dogane, le amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e il rafforzamento della collaborazione a livello internazionale, per garantire la tutela del made in ltaly nel mondo”.

“Proprio in questi giorni – ha ricordato Scajola - stiamo avviando una campagna di comunicazione rivolta agli studenti nelle scuole ed ai giovani. Alla campagna per i giovani, affiancheremo azioni mirate verso i consumatori adulti ed evoluti, che amano spesso abbinare accessori contraffatti ai propri capi di abbigliamento autentici. Si tratta di una sorta di “vezzo”, sempre più diffuso anche tra persone dotate di un elevato grado di istruzione e di reddito, che raramente ne percepiscono il disvalore sociale”.

“L'obiettivo della nostra campagna di comunicazione è chiarire che l’acquisto di un prodotto contraffatto non può essere considerato un'infrazione “veniale”, un semplice aiuto, quasi un atto di solidarietà sociale nei confronti di soggetti bisognosi. Il venditore di merce contraffatta è, in realtà, l’ultimo anello di una lunga catena, dietro la quale spesso si celano organizzazioni criminali di caratura transnazionale, di cui sarebbe profondamente sbagliato sottovalutare la pericolosità. Indagini recenti hanno, infatti, dimostrato che il guadagno illecito che sì riesce a realizzare con la contraffazione è ai vertici dei fatturati criminali, raggiungendo i 5 miliardi di euro. C’è poi un, altro aspetto, troppo spesso sottovalutato: le merci contraffatte costituiscono un serio pericolo per la salute e la sicurezza dei consumatori. Senza contare poi il danno sociale connesso allo sfruttamento di soggetti deboli (soprattutto extracomunitari e disoccupati) impiegati nelle attività di produzione e distribuzione di merci contraffatte”. Oltre che sul versante della prevenzione, il ministro ha evidenziato gli interventi del governo sul sistema sanzionatorio.

“Con il disegno di legge sottoposto all’esame del Parlamento, elaborato anche grazie al vostro contributo di idee – ha detto Scajola - abbiamo rimodulato le sanzioni, calibrandole in relazione alla diversa gravità delle violazioni e rendendole di più agevole applicazione.

Abbiamo ridotto la sanzione minima comminata nei confronti di chi mette in commercio o acquista prodotti contraffatti, proprio per renderla più facilmente applicabile da parte delle autorità preposte. Abbiamo, inoltre, previsto la confisca e la successiva distruzione in tempi rapidi delle merci confiscate, salvo esigenze connesse allo svolgimento delle indagini: in questo modo eviteremo che le merci confiscate possano venire reimmesse sul mercato, frustrando di fatto l'obiettivo della disciplina”. “La nostra azione di tutela – ha però aggiunto il ministro - non può fermarsi a livello nazionale ma per avere efficacia deve estendersi anche in ambito europeo e internazionale. Per offrire assistenza e consulenza legale alle nostre imprese che operano fuori dai confini nazionali, sono ormai entrati a regime i 4 desk anti-contraffazione avviati dal precedente Governo Berlusconi e ora realizzati insieme all’ICE ed alle nostre Ambasciate”. Infine, il ministro ha ricordato che nei prossimi giorni proporrà al Parlamento l'istituzione del “Consiglio nazionale anticontraffazione”, con sede presso il Ministero dello sviluppo economico, al quale inviteremo a partecipare non soltanto rappresentanti del settore pubblico, ma anche esponenti del mondo produttivo, associazioni di categoria ed organismi di rappresentanza di aziende e settori, al fine di porre in essere azioni comuni e sinergiche, che possano rivelarsi efficaci nella lotta alla contraffazione”.

 

 



 

 

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