A Bergamo saldi in leggera flessione

A Bergamo saldi in leggera flessione

Dopo una prima settimana soddisfacente, l'Ascom segnala un lieve calo rispetto al 2007. In controtendenza il settore della valigeria. Malvestiti: "anche i bergamaschi cambiano lo stile di vita".

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16 luglio 2008

A Bergamo saldi in leggera flessione

 

I bergamaschi non hanno voglia di saldi. Dopo una prima settimana soddisfacente, che in alcuni casi ha anche raggiunto un incremento delle vendite del 5% rispetto alla prima settimana dello scorso anno, ora i saldi sono fermi, anzi in leggera flessione rispetto al 2007. “La situazione – afferma Paolo Malvestiti, presidente di Ascom Bergamo– è preoccupante. Siamo partiti bene, ma già da questa settimana tutto si è fermato. I saldi rappresentano una boccata d’ossigeno importante per le nostre categorie, dopo un inverno e una primavera molto magri. Ma i soldi girano sempre meno e proprio per questo i clienti ripongono negli acquisti una maggior attenzione. E’ anche vero che fare bilanci dopo poco più di una settimana non è mai bene, ma è altrettanto vero che sono i primi quindici giorni quelli migliori per fare affari”.

Per invogliare i clienti, molti commercianti hanno da subito praticato sconti superiori alla norma, anche arrivando a proporre capi in saldo con uno ribasso del 40-50%. Nei primi dieci giorni di saldi i bergamaschi hanno comprato in particolare, abbigliamento sportivo, t-shirt, jeanserie, polo uomo, abiti uomo donna, calzature e valigie. E proprio sulle valige e sul comparto accessori viaggio c’è da segnalare un dato in controtendenza: una crescita del +10% rispetto all’inizio luglio dello scorso anno. “E’ paradossale - afferma ancora Malvestiti – stiamo registrando una forte incremento nella vendita di valigie; molto probabilmente la gente risparmia su altro, ma non trascura le vacanze”.

“C’è sicuramente in atto - continua Malvestiti- un cambiamento di stile di vita della nostra gente. Se fino a qualche anno si spendeva in abbigliamento e in generi alimentari e si andava in vacanza solo se la situazione economica della famiglia lo permetteva, oggi non è così. La vacanza, anche di una sola settimana, è una priorità. Così come negli acquisti pare che abbiano la precedenza gli strumenti ad alta tecnologia, come i telefonini di ultima generazione. In un periodo in cui il bilancio dei consumatori è intaccato dal rincaro di energia e alimentari e molti si lamentano perché non riescono ad arrivare a fine mese, registriamo questa strana anomalia, che trova una sola giustificazione: un cambiamento di stile di vita anche per i bergamaschi”.

Secondo il calendario stilato dalla Regione Lombardia, per fare affari resta ancora poco più di un mese e mezzo, dato che la data ufficiale di chiusura dei saldi estivi è fissata al 2 settembre. “Restano ancora tanti giorni, ma la nostra speranza di recuperare quanto perso nei mesi scorsi è vana”, conclude Malvestiti.

 

 

 

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